CATANZARO. “Dopo il 4 marzo, che ha registrato la sconfitta del polo moderato di ispirazione cattolica, si registrano nuove iniziative dei movimenti cattolici verso lo scudocrociato. Per ricomporre una storia dei cristiano-democratici proiettata nel futuro, bisogna superare frammentazione e strumentalizzazioni perché i valori che si vogliono affermare non continuino ad esser disgiunti dal simbolo”. Lo afferma, in una dichiarazione, Mario Tassone, segretario nazionale del Nuovo Cdu. “Il simbolo può vivere – prosegue Tassone – se c’è una convergenza di tutti su un progetto, altrimenti non possono essere più accettati oltraggi. Se tutto questo non dovesse avvenire, per evitare il depauperamento del patrimonio culturale politico e morale, è bene consegnare lo scudocrociato ad un istituto o ad una fondazione. Questo sarebbe amore vero e non di pura facciata e faciliterebbe l’avvio con una vera rifondazione che faccia rivivere nel terzo millennio l’esperienza migliore dei cattolici impegnati in politica”.