COSENZA. “Sono due opere importanti e i protocolli di legalità definiscono il quadro entro cui i lavori devono essere eseguiti per rispettare la legalità”. Lo ha detto Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, che ha partecipato, nella prefettura di Cosenza, alla firma di due importanti protocolli di legalità finalizzati alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori per la realizzazione della metrotranvia Cosenza-Rende-Unical e anche per i lavori che riguardano la strada Mirto Crosia-Longobucco. “Dobbiamo stringere le maglie ed evitare che quello che non entra dalla porta principale – ha detto Oliverio – in termini di condizionamento da parte della criminalità, entri poi dalla porta di servizio”. “È un atto importantissimo, perché ci sono importi molto alti” ha detto Paola Galeone, prefetto di Cosenza. “Attraverso una cabina di regia che partirà tra 15 giorni, ci sarà un controllo su tutta la filiera – ha detto il prefetto – per impedire che chi è stato escluso per qualche motivo rientri nei subappalti, nella manodopera o nella fornitura di servizi”. “Dobbiamo spingere gli imprenditori ad investire, con sicurezza, nella nostra regione – ha detto ancora il prefetto – e per questo controlleremo in modo capillare, avremo occhi su tutto”. I due protocolli di legalità, è stato spiegato in prefettura, sono finalizzati a garantire” il più elevato livello di prevenzione e contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’esecuzione delle opere interessate e di verifica della sicurezza e della regolarità dei cantieri di lavoro”. I Protocolli sono stati sottoscritti dal prefetto Galeone, dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e dalla Cooperativa Muratori & Cementisti Cmc di Ravenna Soc Coop. in qualità di Appaltatore per i lavori di realizzazione del “sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza- Rende e Università della Calabria” e dal Consorzio stabile Ecit, in qualità di appaltatore per i lavori di realizzazione del “collegamento IV Lotto II Stralcio Strada Mirto-Crosia- Longobucco”. Gli stessi patti sono stati altresì sottoscritti dall’Ispettorato del lavoro e dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative “per l’indispensabile contributo da offrire nel controllo dei flussi della manodopera e della sicurezza dei cantieri”. I protocolli dedicano la massima attenzione alle attività di monitoraggio e di prevenzione del fenomeno delle infiltrazioni criminali e dedicano la necessaria attenzione alle ricadute che i cantieri hanno sui territori interessati attraverso un organismo, la Cabina di regia che ha lo scopo di effettuare, mediante incontri periodici o appositamente convocati, un monitoraggio congiunto ed una valutazione complessiva della situazione: proprio a tale scopo del citato organismo potranno far parte, oltre ai firmatari, altre istituzioni a partire dai sindaci dei Comuni coinvolti. Da un punto di vista più strettamente tecnico della prevenzione antimafia, l’atto prevede che l’appaltatore comunichi anticipatamente al Gruppo provinciale interforze – attraverso la figura del “referente di cantiere” – le presenze in termini di uomini e mezzi che si prevedono nella settimana successiva all’interno delle aree di lavoro. “Con la sottoscrizione – ha sottolineato Galeone – si dà invia ad un approccio dinamico alla cultura della legalità, della trasparenza e della correttezza delle procedure legate alla realizzazione dei lavori di opere di grande rilevanza: è un messaggio che si da all’esterno con l’intento di contribuire anche ad una ricostruzione attrattiva dell’immagine della Calabria”. Il governatore da parte sua, ha rimarcato “l’importanza dello strumento prescelto sia per rendere stringente il controllo su di essi sia per la particolare esposizione alla penetrazione mafiosa specie di uno dei due territori sui quali insistono le opere”.