CATANZARO. Il delegato del presidente della Regione Mario Oliverio per la sanità Franco Pacenza ha partecipato all’inaugurazione del nuovo Centro di procreazione medicalmente assistita del presidio ospedaliero Pugliese di Catanzaro, unico in Calabria, situato al terzo piano del nosocomio. All’evento, sotto i riflettori di telecamere e macchine fotografiche degli operatori dell’informazione, hanno presenziato Fulvio Zullo, ordinario di ginecologia e ostetricia da anni impegnato per la realizzazione della struttura, il direttore dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Panella, il consigliere regionale e presidente della commissione sanità Michele Mirabello, il commissario della sanità Massimo Scura, il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, la responsabile della procreazione Roberta Venturella che, dopo il taglio del nastro, ha guidato i partecipanti all’interno della struttura “che lavorerà – ha spiegato- su cicli e su circa 20 cicli al mese”. “Porgo i saluti e le congratulazioni da parte del presidente Oliverio – ha esordito Pacenza – impegnato a Roma in una riunione straordinaria della Conferenza Stato-Regioni. Ci teneva tantissimo ad essere qui oggi a fianco di tutti gli operatori e del direttore Panella con il quale ha lavorato ad una serie di passaggi necessari per la realizzazione di questa importante Unità operativa. Appena possibile verrà personalmente a visitare il Centro. Questa – ha aggiunto – è una bella giornata per la sanità calabrese. La nascita del Centro Pma rappresenta un esempio concreto d’integrazione feconda tra la struttura del Pugliese e l’Università”. Pacenza ha poi ripercorso l’iter che ha portato alla nascita della struttura specificando che non essendo un servizio riconosciuto dai Livelli essenziali di assistenza non era possibile per le Regioni in regime di Piano di rientro dal debito sanitario avviare una unità operativa di questo livello. “Quando ciò è stato possibile – ha specificato – la Regione ha accelerato le procedure, rimuovendo anche ostacoli amministrativi, per garantire finalmente questo tipo di prestazione che è a fortissima domanda e che consentirà di mettere fine al pellegrinaggio di tante coppie calabresi in giro per l’Europa. Il Centro calabrese di procreazione medicalmente assistita è un punto di riferimento nazionale e internazionale di primissimo livello e di straordinario valore anche sociale perché qui si dà la vita e la gioia di diventare genitori. Per questo ringrazio la direzione generale dell’Azienda ospedaliera e tutti gli operatori sanitari che operano nella struttura. L’evento di oggi è la dimostrazione che anche in Calabria si può fare e fare bene”.