“La Commissione consiliare contro la ndrangheta in Calabria, presieduta dal consigliere Arturo Bova, ha approvato nella sua seduta di ieri il ‘Piano speciale legalità, antiracket e antiusura (Psla), previsto dall’art. 4 della legge regionale n.9/2018 che contiene interventi per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza’, necessario per attivare i fondi previsti dalla legge”. E’ quanto si afferma in un comunicato dell’ufficio stampa del Consiglio regionale. “Successivamente, l’organismo – è detto ancora nel comunicato – ha espresso parere positivo a due provvedimenti amministrativi di iniziativa del presidente della Commissione Arturo Bova, contenenti due proposte di legge al Parlamento nazionale: il primo, per ‘interventi a tutela e a favore delle imprese denuncianti fenomeni estorsivi e criminali’; il secondo, per il varo di ‘interventi a sostegno della prevenzione della marginalità sociale e culturale a favore dei minori provenienti da contesti famigliari pregiudizievoli e disgregati’, fenomeno conosciuto come ‘Liberi di scegliere’, avviato per la prima volta in Italia dalla Procura della Repubblica dei minorenni di Reggio Calabria”. “La proposta di legge al Parlamento nazionale sulle imprese che denunciano fatti estorsivi e criminali ai loro danni – ha detto il presidente Bova a conclusione della seduta – è volta all’introduzione di elenchi di merito delle ditte che si oppongano alla criminalità organizzata, come circuito preferenziale di partecipazione agli affidamenti di lavori pubblici con procedura diretta, nelle more di una complessiva revisione del Codice dei contratti pubblici. La ‘ratio’ di questa proposta di legge è quella di creare un volano positivo – ha continuato Arturo Bova – a supporto delle aziende che iniziano una collaborazione con lo Stato e che in un momento molto delicato necessitano di un concreto sostegno per non sentirsi abbandonate, o anche solo danneggiate, da un’azione coraggiosa e di alto valore civile, etico e morale, con ricadute positive per tutta la società”. “La seconda proposta di legge, quella degli ‘interventi in favore dei minori provenienti da contesti famigliari pregiudizievoli o disgregati – ha proseguito Bova – provenienti e/o inseriti in contesti di criminalità organizzata’, ha come obiettivo la realizzazione di percorsi personalizzati di rieducazione, sostegno e reinserimento sociale.”