CATANZARO. I militari della Guardia di finanza di Catanzaro hanno eseguito, su delega della procura della Repubblica, due misure interdittive nei confronti di un ingegnere, consulente esterno della Regione Calabria e deputato al controllo dei finanziamenti per il settore turistico, e di una società in nome collettivo proprietaria di un villaggio turistico di Ricadi. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Paolo Mariotti, su richiesta della procura della Repubblica di Catanzaro, con i sostituti procuratori Graziella Viscomi e Giulia Tramonti, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal procuratore della repubblica Nicola Gratteri. I provvedimenti seguono l’operazione denominata “E’ dovere”, portata a termine lo scorso mese di ottobre con gli arresti domiciliari nei confronti dell’ex dirigente regionale Maria Gabriella Rizzo e di Laura Miceli, legale rappresentante della “Baia d’Ercole”, entrambe indagate per corruzione. Il provvedimento di giovedì è stato notificato ad Antonio Tolomeo, professionista 40enne di Catanzaro, e alla società in nome collettivo “Baia d’Ercole”, coinvolti nell’indagine. Tolomeo è stato sospeso dagli uffici o servizi pubblici per la durata di sei mesi, mentre la società, quale ente giuridico coinvolto nel reato di corruzione, è stata sottoposta al divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per dieci mesi.