L’Ungaretti del Porto sepolto, Stajano e l’eredità del ‘900, Il giorno della civetta di Sciascia e il generale Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982, ma anche il ciclista Gino Bartali. Questi alcuni dei protagonisti delle tracce dei temi della prova di italiano per la maturità 2019 che ha preso il via, anche in Calabria, nella giornata di ieri. “Care studentesse, cari studenti, in queste ore state affrontando uno dei momenti più importanti della vostra vita; immagino che siano momenti di ansia e di trepidazione per le prove che vi aspettano. Sono certa, tuttavia, che saprete mettere in campo tutte le competenze maturate e le conoscenze apprese. So bene che avete affrontato altri esami, ma questo che conclude il secondo ciclo di istruzione è un vero e proprio rito di passaggio, il primo importante della vostra vita”. Comincia così il messaggio ai maturandi da parte del direttore generale dell’Ufficio scolastico Calabria, Maria Rita Calvosa. “Insieme con i vostri docenti – aggiunge – vi siete confrontati con le innovazioni introdotte quest’anno. Affrontatele con serenità, l’esame non è un “test”, oggi più di ieri è la conclusione naturale di un percorso. L’esame di Stato conclude, infatti, un cammino e apre le porte su altri orizzonti: cogliete questo momento in tutta la sua pregnanza e la sua significatività. Negli ultimi anni siete cresciuti come studenti e come persone, adesso vi viene chiesto non soltanto di rispondere su quello che avete appreso, ma su quello che siete diventati: uomini e donne capaci di esercitare il pensiero riflesso in maniera autonoma e critica, per far fronte alle mille difficoltà che inevitabilmente bisogna affrontare nella vita. Durante gli anni della scuola secondaria di secondo grado avete coltivato amicizie che non dimenticherete, avete fatto vostri i valori della legalità, dell’impegno sociale e civile, della lealtà, che saranno alla base delle vostre scelte future. Finora i docenti vi hanno accompagnato per mano, adesso tocca a voi affrontare la vita e la carriera, che vi auguro siano come le desiderate. Ricordate che per i docenti, per i dirigenti scolastici e per l’Amministrazione che rappresento – conclude la Calvosa – voi siete una scommessa vincente, un investimento prezioso, gli attori di un nuovo umanesimo e di un cambiamento che renderà il mondo migliore. In bocca al lupo”.
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