“In questa fase il Mezzogiorno vive una condizione di marginalità nelle politiche nazionali”. Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo a un dibattito organizzato da Confartigianato a Lamezia Terme. “In questa fase – ha aggiunto Oliverio – l’attenzione sul Mezzogiorno è calata notevolmente, anzi dico che il Mezzogiorno non è nell’agenda del governo. Parlo di fatti, di concretezza, non faccio valutazioni pregiudiziali o fatte con gli occhiali dell’appartenenza. Parlo in qualità di presidente della Regione, il cui ruolo deve prescindere dall’appartenenza e dev’essere obiettivamente svolto. Per quanto riguarda gli investimenti, siamo in presenza – ha spiegato il governatore – di un’assoluta flessione, e anche gli investimenti programmati non sono sul binario della cantierizzazione. C’è un congelamento anche dei programmi già definiti”. Secondo Oliverio, inoltre, “è sbagliata e dannosa la discussione e l’impostazione che si stanno sviluppando circa gli interventi nel Sud: penso a esempio che c’è una forte tendenza a recuperare un’impostazione assistenzialistica, tra l’altro nemmeno compatibile con le risorse disponibili con gli orientamenti dell’Unione europea. E c’è una forte contrazione negli investimenti. Ad esempio, il credito d’imposta, che è uno strumento importante, viene totalmente coperto con risorse regionali anche se è gestito dalle amministrazioni centrali. Credo che tutto questo – ha sostenuto il presidente della Regione Calabria – sia un errore per il Paese, perché investire sul Sud e investire per alimentare l’economia produttiva e la riqualificazione ambientale del Sud significa investire su una risorsa nell’interesse del Paese”.
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