Lo sviluppo della Calabria passa dalla cultura e dal turismo, un turismo sostenibile e di qualità. Un turismo capace di coniugare la valorizzazione delle bellezze naturali, a partire dal mare, con quelle artistiche, in primo luogo i siti archeologici testimoni dello splendore della Magna Grecia, e sostenuto da pratiche ‘green’. E’ la ricetta indicata dall’imprenditore Raffaele Vrenna, 60 anni, a capo della holding Rvl Group, attiva nei settori dell’energia e dello smaltimento dei rifiuti, con diversificazioni nel turismo e nella ristorazione, in una intervista rilasciata all’AdnKronos. E Vrenna, nato a Crotone e ancora lì residente, ha deciso di scommettere in prima persona sul turismo di qualità in Calabria, investendo sulla storica città sulla costa del mar Ionio, l’antica Kroton scelta nel VI secolo a. C. dal matematico e filosofo greco Pitagora come sede della sua scuola che gettò le basi per la nascita della Magna Grecia e lo sviluppo del razionalismo e del metodo scientifico. Nel 2011 a Crotone, nel territorio che confina con l’area marina protetta di Capo Rizzuto, Vrenna ha aperto il Praia Art Resort, un 5 stelle dotato al suo interno di un ristorante gourmet, di cui Vrenna, con un passato di presidente di Confindustria Crotone e per 25 anni presidente del Crotone Calcio, fino alla promozione in serie A, va orgoglioso. “La Calabria ha delle potenzialità fenomenali – sottolinea Vrenna – Dobbiamo essere noi calabresi i primi a credere in queste potenzialità, ad essere positivi e fiduciosi nel futuro, facendo uno sforzo collettivo che punti sui nuovi servizi all’ospitalità, sull’innovazione, sulla ricerca, sull’università. Abbiamo 800 km di costa, tre tipologie diverse di montagne (Aspromonte, Sila, Pollino), un clima mite per gran parte dell’anno, luoghi bellissimi carichi di fascino e di storia. Sono tutte carte che i calabresi possono giocare in un progetto di ampio respiro che metta insieme più soggetti in una rete sinergica”. Nei pensieri e nella strategia imprenditoriale di Raffaele Vrenna, Crotone continua a restare ‘il centro’ della sua Calabria, quasi che nella antica città, cuore della Magna Grecia, sia scritto un destino che aspetta solo di essere riscoperto, per farne di nuovo “il motore propulsore” di una regione del sud Italia troppe volte incapace di esprimere tutte le sue potenzialità e di sfruttare appieno le sue tante ricchezze ricevute in dono dalla natura. Così nel suo ‘sogno crotonese’, Vrenna vede un progetto fatto di sinergie tra pubblico e privato, dove la cultura, memore di una storia millenaria, può diventare il motore, il traino di uno sviluppo economico che può produrre benessere diffuso. “La cultura può essere il motore principale di questo nostro territorio”, è la convinzione dell’imprenditore crotonese.
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