LAMEZIA TERME. La società Lameziaeuropa spa ha richiesto alla Regione Calabria, alla Provincia di Catanzaro, al Comune di Lamezia Terme, alla Camera di Commercio di Catanzaro e alla Fincalabra spa, “in qualità di soggetti protagonisti dello sviluppo calabrese e locale e di principali azionisti della società”, la costituzione entro febbraio 2015 di un Tavolo Istituzionale permanente “per la definizione di nuove politiche di governance e strumenti di intervento finalizzati alla concreta valorizzazione dell’area industriale di Lamezia Terme quale polo di attrazione e sviluppo regionale anche nell’ambito del progetto “Area Vasta” promosso dalla Provincia di Catanzaro”. Questo quanto comunica la società di promozione industriale lametina. Lameziaeuropa, si fa rilevare in un comunicato, “ ha richiesto al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, al Vicepresidente Vincenzo Ciconte, all’assessore alle attività produttive Carlo Guccione ed al Presidente del consiglio regionale Antonio Scalzo di puntare concretamente sull’area industriale di Lamezia Terme quale polo di attrazione e sviluppo regionale, in stretta correlazione con l’area portuale di Gioia Tauro e con l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, da promuovere quale progetto integrato di sviluppo regionale nell’ambito della cabina di regia per la Calabria attivata dal governo nazionale. A tal fine – a parere della società lametina – vanno stanziati adeguati finanziamenti a valere su un nuovo Accordo di Programma Quadro o sui Fondi PAC del Piano di Azione e Coesione gestiti anche attraverso Fincalabra spa, azionista al 20% della società, e/o sulla nuova Programmazione Comunitaria 2014 – 2020 finalizzati a rendere più competitiva l’area ed a raggiungere i seguenti obiettivi: messa in sicurezza del patrimonio societario attraverso un finanziamento oneroso o l’acquisizione da parte di Fincalabra Spa delle aree di proprietà Lameziaeuropa; completamento infrastrutturale dell’area per la sua trasformazione in APEA Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata; realizzazione dello svincolo autostradale di accesso diretto all’area dalla Sa/RC; sperimentazione della “no tax area” per il periodo 2016 – 2020, con azzeramento degli oneri per le imprese di carattere regionale e locale, per sostenere concretamente in questa fase di perdurante crisi le 100 aziende insediate ed operative nell’area e per attrarre nuovi investimenti anche esterni”. Fra le proposte anche il superamento “dell’anacronistico vincolo paesaggistico della Sovrintendenza regionale ai beni storici e culturali ancora gravante sull’intera area industriale di Lamezia Terme; accompagnamento istituzionale del progetto di sviluppo Lamezia Waterfront e cofinanziamento regionale mirato alla definizione di un contratto di sviluppo nel settore turistico ed all’avvio del progetto attraverso la realizzazione dell’avanporto e delle necessarie infrastrutture di servizio per il porto turistico; realizzazione del polo fieristico regionale all’interno dell’area industriale ex Sir di Lamezia Terme sulla base di quanto già previsto dal POR 2014 – 2020 e di un’area attrezzata grandi eventi; interventi infrastrutturali non più rinviabili e già previsti dall’AsiCatanzaro quali il completamento della infrastrutturazione di base dell’area industriale e nuove reti elettriche, energetiche e per la banda larga, la piastra logistica intermodale, le nuove bretelle stradali di collegamento tra la zona nord e la zona sud dell’area industriale e la SS.18, l’allargamento della SS.18 nella zona prospiciente all’area industriale, il riefficientamento e la messa in esercizio del cavalcavia esistente e mai attivato, la bonifica del pontile ex Sir in forte stato di degrado ed abbandono con gravi rischi per la sicurezza, la definizione di nuove ed innovative modalità per la gestione delle aree industriali centrate sulla partecipazione diretta delle imprese nella gestione delle infrastrutture e dei servizi”.