Riavviare il confronto con le parti sociali e individuare alcune priorità sulle quali intervenire subito perché per la Calabria “ogni giorno che passa inutilmente è un giorno sprecato”. Il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, traccia le prospettive per il nuovo anno. Il primo passo è una “fotografia del presente, che per Biondo è fonte di preoccupazione: “Il 2020 – spiega – è stato un anno sciagurato per la pandemia, ma bisogna ricordare che anche prima della pandemia la Calabria era a -14 di Pil rispetto al 2008 e dunque era già sfibrata. Il 2021 è un anno di grandissime opportunità, per via delle ingenti risorse comunitarie del Next Generation Eu e del fatto che la Calabria sarà destinataria di circa 3 miliardi per la nuova programmazione 2021-2027 e di 700 milioni per la riprogrammazione del ciclo 2014-2020. Se non si gestiscono bene queste opportunità, il 2021 – rileva il segretario della Uil calabrese – può rivelarsi un anno ancora più sciagurato, a causa delle vicende del governo nazionale, che già non ha brillato nei mesi scorsi e ora registra l’irresponsabile scelta di Italia Viva, e una politica calabrese che non mostra ancora la giusta consapevolezza su queste opportunità”.
In primo luogo, per Biondo “il governo nazionale deve affiancare ai provvedimenti legati all’emergenza Covid 19 provvedimenti sul piano dell’occupazione come la proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti per tutta la durata della pandemia: se non lo fa, si rischiano effetti pesanti anche in Calabria, coinvolgendo circa 60mila persone. Purtroppo – sostiene il segretario generale della Uil – dobbiamo amaramente registrare che la bozza del Recovery Fund deliberata dal governo non prevede investimenti sufficienti per il Mezzogiorno e per la Calabria. Manca l’Alta velocità ferroviaria, e questa è l’ennesima presa in giro, e c’è la grave sottovalutazione delle enormi potenzialità di infrastrutture come il porto di Gioia Tauro”.
A questa situazione, rimarca poi Biondo, “si aggiunge l’impasse a livello regionale. L’incertezza sulla data delle elezioni e la pandemia non possono diventare l’alibi per non affrontare questioni ormai emergenziali. Alla Giunta, al Consiglio regionale e alla politica calabrese – dice – ribadiamo che è assolutamente necessario riavviare il confronto con le parti sociali, confronto adesso completamente disattivato. È necessario attivare il partenariato economico e sociale nel quale individuare le priorità, in pratica un’agenda di fine legislatura da mettere in campo subito e sulla quale far convergere la programmazione delle risorse comunitarie, perché – spiega il segretario della Uil – la Calabria non può perdere un solo giorno di tempo”. Le priorità, secondo Biondo, sono “un lavoro stabile e di qualità, nel pubblico con la definitiva stabilizzazione del precariato storico e l’apertura di una grande stagione di concorsi per rinnovare e rendere più efficiente la macchina regionale e nel privato con politiche produttive che intreccino i fabbisogni delle imprese con le possibilità formative per i nostri giovani. Inoltre, la sanità, che – sottolinea – deve vedere una sinergia vera tra commissario e Regione e un confronto con il sindacato finalizzato a riqualificare il settore estirpando l’illegalità e garantendo i servizi essenziali ai calabresi, ricostruendo la medicina territoriale e socio-sanitaria. Ancora, valorizzare assets strategici come il turismo, l’ambiente nelle sue molteplici declinazioni con una programmazione che può portare anche alla creazione di 6-7mila posti di lavoro, i beni culturali, la Zes per la quale il governo deve investire di più ma sulla quale anche la Regione deve intervenire con misure che incentivino occupazione e attività produttive. Infine – annota il segretario della Uil – le riforme, a partire da quella delle partecipazioni pubbliche della Regione, un settore gestito spesso con poca trasparenza ma che ora va riordinato in modo trasparente ed efficiente, rendendo davvero produttivi enti come Fincalabra, Sorical, e Calabria Verde: inoltre, la politica deve spingere sempre di più verso l’aggregazione dei Comuni, ormai necessaria per ottimizzare risorse e servizi”.
Biondo, infine, illustra la ricetta per risollevare le sorti della Calabria: “Ci sono un po’ di cose da fare e non possiamo permetterci di attendere il prossimo governo regionale, ogni giorno che passa inutilmente è un giorno sprecato. La responsabilità della politica regionale è quella di individuare alcune priorità e lavorare su queste, perché le cose che si fanno o non si fanno in questi mesi prima delle elezioni incideranno sulla vita dei calabresi. C’è bisogno di sinergie per dare la scossa a una regione che per l’irresponsabilità della sua classe dirigente rischia di essere sempre più marginalizzata. Dobbiamo fare i compiti a casa: il governo nazionale deve fare di più ma anche noi dobbiamo responsabilizzarci di più. E soprattutto – conclude il segretario generale della Uil calabrese – la politica, e non solo la politica, deve capire che in una regione con una così forte presenza della criminalità organizzata l’unico antidoto è il confronto con le forze economiche e sociali, perché solo il confronto garantisce la trasparenza delle scelte e delle decisioni, le giuste pratiche amministrative e la narrazione ufficiale della regione. Il confronto è la grande sfida che dobbiamo affrontare”.