“Vizio di carente autonoma istruttoria da parte della Regione”. E’ questa la motivazione con cui il Tar Calabria ha sospeso l’ordinanza del presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, sulla chiusura delle scuole, nelle sue due versioni, la prima generale e la seconda integrativa con l’inserimento delle scuole per l’infanzia.
Nel dispositivo, in particolare, il giudice amministrativo ricorda che “la normativa statale contempla esclusivamente per le aree in zona rossa la sospensione delle attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado in presenza prevedendone esclusivamente la prosecuzione con modalità a distanza laddove la Calabria, nel quadro classificatorio 1 è collocata in zona gialla dal 29 gennaio”. Il Tar, inoltre, sottolinea che il verbale dell’Unità di crisi del 5 marzo 2021, che ha determinato la successiva adozione dell’ordinanza poi impugnata, “non sembra riportare un vero confronto collegiale sulle questioni inerenti la chiusura delle scuole, trattate dal presidente in apertura di seduta per indicarle quale ‘luogo di grande assembramento e di potenziale contagio’. Non si rinviene nel verbale e comunque nei restanti capi di premessa dell’ordinanza impugnata – spiega ancora il giudice amministrativo – una specifica istruttoria volta a stabilire se, quali e quanti contagi abbiano in concreto interessato le scuole calabresi”. Il Tar Calabria, poi, sottolinea “così come evidenziato in ricorso, che il trend di aumento dei contagi in Calabria è al momento considerevolmente inferiore rispetto a quello nazionale, l’incremento di posti letto Covid e quelli di terapia intensiva occupati resta comunque sotto la soglia di allerta rispetto al rischio saturazione per quanto nello stesso atto impugnato dichiarato; il coefficiente del 9,1% di prevalenza delle varianti sul territorio regionale calabrese alla data del 18 febbraio 2021, richiamato nell’atto impugnato, è – su scala nazionale- il più basso in assoluto. “Il Tar ha deciso e si assume la responsabilità. Mi auguro che le prossime settimane non siano dolorose dal punto di vista dell’aumento dei contagi. Noi comunque continueremo a lavorare per tutelare la salute di tutti i calabresi”. Così il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, commenta la decisione del Tar. “La presenza delle varianti – ha aggiunto – è stata acclarata su campioni per cui le varianti sono già presenti sul territorio in buon numero. Non voglio fare terrorismo psicologico ma devo riflettere assieme al commissario Longo sulla necessità di prevenire piuttosto che poi dover curare”.