“La notizia della bocciatura ad opera del Tar, l’ennesima peraltro, dell’ordinanza emessa dal governatore reggente Nino Spirlì sulla chiusura delle scuole a causa dell’emergenza coronavirus, più che lasciare stupefatti, comincia a far indignare ogni cittadino di questa nostra amata terra non schierato con lo stesso presidente facente funzioni”. Lo dichiara Carlo Tansi, leader del movimento Tesoro Calabria.”Già, proprio lui – continua – il “Mago Spirlì” come lo chiamano molti ormai, ossia uno dei soggetti preferiti dal geniale comico Maurizio Crozza che con la sua imitazione ha toccato ascolti-record nell’edizione 2020/2021 della fortunata trasmissione. E del resto la situazione in Calabria comica lo è davvero. Da circa sei mesi. Purtroppo, aggiungerei io, auspicando pure che non diventi tragica. Si badi bene, però. Non mi riferisco di certo agli aspetti folkloristici di Mago Spirlì, ovvero sull’abbigliamento indossato o le frasi dialettali pronunciate, considerato come per me potrebbe andare vestito anche da Cappuccetto Rosso o parlare in aramaico se solo il ‘presidente sostituto’ sapesse risolvere i tanti guai della regione o almeno contribuisse in modo decisivo a farlo.E invece niente. La sua incapacità è proverbiale. Pensate ad esempio al caso, anzi alla telenovela di infima qualità, ‘scuole chiuse’. Un provvedimento che, sia chiaro, in linea di principio come misura antiCovid – dice Tansi – potrebbe addirittura starci. Ma se dall’astrazione di ragionamenti senza ‘carte alle mani’ si passa alla concretezza di dati che ci raccontano di un miserrimo 0.4% – no, non ho sbagliato, ribadisco lo 0.4 – di personale della scuola vaccinato a fronte del quasi 69% della Toscana – prima in Italia in tale speciale graduatoria – e, udite udite, del quasi 63% della Puglia, la migliore al Sud e seconda a livello nazionale, allora la prospettiva cambia. Eccome se cambia. Anzi forse si ribalta. Succede infatti che, presentandosi con numeri e percentuali del genere, la chiusura diventa una strada probabilmente obbligata per coprire ben altre magagne e responsabilità”.
Secondo Tansi, “la Calabria, la nostra sanità, la nostra salute – ma anche l’organizzazione del Recovery Plan e, quindi, il futuro dei nostri figli – fino a metà ottobre (periodo delle elezioni) saranno in balia di Mago Spirlì. Spero che i calabresi non dimentichino Spirlì e le sue tragicomiche farse nel segreto dell’urna, quando rischieranno di votare questi soggetti non solo di destra (come Spirlì), ma anche di sinistra. Perché tra i partiti di questa destra e di questa sinistra non c’è alcuna differenza: fanno tutti parte del grande PUT (Partito Unico della Torta). I calabresi hanno un’unica efficacissima arma a disposizione che si può riassumere con l’hashtag #puniamoliconilvoto”!Ma il problema della sanità calabrese – aggiunge Tansi – non è soltanto Spirlì. Spiace constatare come sul fronte del contrasto all’impatto clinico, ma anche socioeconomico, generato dalla pandemia, anche il commissario straordinario alla Sanità calabrese Guido Longo – dice ancora – abbia collezionato una serie di ritardi, inefficienze e decisioni discutibili, fra cui le vicende, ancora tutte da chiarire, delle dosi di vaccino sparite nel cosentino; del caos nelle procedure di somministrazione a Reggio e dei dati falsi sempre riguardo ai malati del terribile virus. Di male in peggio, insomma”.