Riceviamo alle redazioni di RTC e Giornale di Calabria
“Non so se leggerete questa breve lettera, ma comunque sia, sento di fare qualche annotazione e riflessione su quanto ho potuto toccare con mano venendo in Calabria in vacanza nel mese di agosto dal 15 al 28, per la precisione. Premetto che sono calabrese doc, essendo nato a Cosenza ma come molti altri conterranei, da anni risiedo fuori regione per motivi di lavoro e di famiglia.
Erano diversi anni che non trascorrevo le ferie estive in Calabria, direi almeno 8-10 anni, ma molte cose sembrano uguali a se stesse, come per esempio la “famigerata” SS106 ionica, che ho percorso da nord verso Crotone per raggiungere il luogo di vacanza in oggetto: qualche rotatoria in effetti e’ stata costruita ma poco altro. Non si capisce come mai in Basilicata sono riusciti a completare sostanzialmente la statale con le 4 corsie e da noi si viaggia ancora come anni fa, con tratti di strada che a volte e’ difficile percorrere contemporaneamente con due autoveicoli.
Soggiornando per 2 settimane nella zona di Isola Capo Rizzuto e Le Castella, ho potuto constatare le seguenti criticita’ e ne segnalo solo alcune: il fenomeno del randagismo dei cani (cani abbandonati a se stessi, a volte in branchi), non molto rassicurante; strade sporche con spazzatura lungo le strade principali e soprattutto lungo le stradine interne, di campagna (anche nei pressi dei tempietti religiosi dedicati alla via Crucis ad Isola…); lunghi tratti di spiagge dove si ammassano rifiuti, tronchi di alberi, residui di imbarcazioni abbandonate (anche nel nostro villaggio si era formata una “collinetta” di rifiuti che non venivano smaltiti in tempo….tralascio il penoso tentativo di attuare la raccolta differenziata….)
Ovviamente, ci sono note positive (il mare, alcune spiagge come Le Cannella veramente da ricordare, il clima), ma non puo’ bastare…
E’ ben strano sentire sui social le frasi di qualche politico in questi giorni di campagna elettorale che affermano che “il turismo deve diventare la prima industria della Calabria…”: non credo affatto che per la Calabria sia un problema di mancanza di fondi, ma di come questi siano stati impiegati o NON impiegati o spesi male. Un esempio molto banale e concreto: perche’ non sono state create delle strade sterrate, dedicate solo al cicloturismo o a trekking che porterebbero i turisti a visitare anche le numerose aziende agricole che ho visto nella zona, in modo da far conoscere i prodotti tipici della zona? Anche questo sarebbe un bel biglietto da visita ed una capacita’ attrattiva che porterebbe il turista anche straniero a ritornare in Calabria.
E ancora stiamo a dividerci fra chi e’ favorevole e chi contrario al Ponte sullo Stretto, quando abbiamo strade come la SS 106??
Avrei altre annotazioni ma mi fermo qui…
Spero che qualcuno avra’ almeno la bonta’ di leggere queste poche righe, il cui unico intento e’ quello di segnalare per poter risolvere e non certo per denigrare una terra che e’ anche la mia”.