“Per me Mimmo Lucano è un uomo giusto, un simbolo di umanità e di fratellanza universale. Non si è mai girato dall’altra parte di fronte alla richiesta di vita di esseri umani diversi”. E’ il commento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistrs, alla sentenza di primo grado del Tribunale di Locri che ha inflitto una pesante condanna all’ex sindaco di Riace. Lucano è candidato al Consiglio regionale della Calabria in una lista che sostiene de Magistris. “Conoscevo Riace – dice il sindaco di Napoli – prima di Lucano ed era un borgo desertificato, con Lucano era divenuto un Paese ricco di energie, di economia circolare e di comunità viva. Con il post Lucano nuovamente abbandono e spopolamento. Per me Lucano – aggiunge – è l’antitesi del crimine. Non è certo un cultore del diritto amministrativo, avrà pure commesso delle irregolarità ed illegittimità, ma sono convinto che alla fine del suo calvario verrà assolto perché ha agito per il bene e mai per il male. Si deve avere fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Certo in una terra in cui pezzi significativi di politica e pezzi deviati delle istituzioni si sono mangiati tutto, tanto che mancano i diritti all’acqua, allo smaltimento dei rifiuti, alla depurazione, alla sanità pubblica e alla cura delle persone, al lavoro, alle infrastrutture materiali e digitali, alla mobilità, ai finanziamenti per lo sviluppo, alla cura delle fragilità e all’istruzione, con una emigrazione giovanile impressionante, vedere che il problema di questa regione sul piano giudiziario è Mimmo Lucano fa male al cuore e alla testa. Ma la storia dell’umanità – continua – insegna che non sempre la giustizia coincide con la legalità. Mimmo non devi mollare perché sei un uomo buono e giusto e il popolo ti vuole bene. Ora mi voglio assumere la responsabilità di guidare la Calabria affinché con la volontà del popolo sovrano la giustizia e i diritti possano trionfare”. Dal canto suo l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in corsa per un nuovo mandato da governatore commenta affermando che “di fronte alla gravità della sentenza nei confronti di Mimmo Lucano, rimango attonito ed incredulo. Conosco Mimmo e la storia di Riace che ho sempre condiviso e sostenuto per i valori dell’accoglienza e della solidarietà che hanno ispirato e dato vita ad un modello straordinario, non a caso riconosciuto ed apprezzato anche a livello mondiale.Un’esperienza che non può essere cancellata da una sentenza di condanna che appare spropositata. “Una vicenda giudiziaria – ha aggiunto – che, mi auguro e sono sicuro, sarà chiarita nei successivi gradi di giudizio per restituire a Mimmo Lucano ed al Modello Riace la dignità che meritano. A Mimmo a cui sono legato da sincera amicizia – ha concluso – che ho sentito telefonicamente, rinnovo la mia vicinanza, stima ed affetto”.