E’ arrivata oggi da parte della Mct, società che gestisce il terminal portuale di Gioa Tauro, ai 1.350 dipendenti l’informativa riguardante l’obbligo di esibire il Green Pass dal 15 ottobre per l’accesso allo scalo. Il responsabile del personale riassume le disposizioni previste dal decreto legge in materia emanato dal governo il 21 settembre scorso. I lavoratori non in possesso della certificazione dovranno comunicare la loro situazione all’azienda e, qualora si presentino al lavoro senza la certificazione, saranno considerati assenti ingiustificati. Rischiano la sospensione del trattamento retributivo fino a quando non si doteranno del certificato e, comunque, fino al termine dell’emergenza fissata per il 31 dicembre, ma non di perdere il posto di lavoro.
Nel caso in cui, invece, il lavoratore si presentasse in servizio in violazione degli obblighi, sarà allontanato incorrendo nella sanzioni previste dal decreto legge oltre che in quelle previste dal contratto e applicate dall’azienda. Le verifiche, comunica la Mct, saranno effettuate quotidianamente, anche a campione, al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro. L’azienda invita i dipendenti a comunicare per tempo l’eventuale mancanza del certificato verde al fine di “mitigare le criticità organizzative” e per sostituire il personale inidoneo per mancanza di certificazione. Al momento, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, la comunicazione non ha suscitato proteste e la situazione appare tranquilla. Secondo le stesse fonti, però, considerato che l’obbligo scatterà tra pochi giorni, non è da escludere che nelle prossime ore l’applicazione della normativa possa suscitare reazioni da parte delle maestranze. “Il problema – spiega Salvatore Larocca, segretario regionale della Filt Cgil – si porrà soprattutto per i dipendenti della Mct, che sono 1.350, fra i quali ci potrebbe essere una percentuale significativa di lavoratori sprovvisti della certificazione, mentre non ci dovrebbero essere probllemi per gli operatori esterni trattandosi di realtà con poche decine di occupati. Noi abbiamo chiesto alla Mct un incontro ma l’azienda ha risposto che si atterrà alle disposizioni del decreto, iniziando con i controlli dal 15”. Cgil, Cisl e Uil hanno anche diffuso il testo di una lettera che le segreterie nazionali delle federazioni dei trasporti hanno inviato ai ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture in cui viene ricordato che il Viminale, ha inviato una raccomandazione affinché nei porti siano messi a disposizione dei lavoratori sprovvisti di certificato verde test molecolari e antigenici gratuiti.