CASTROVILLARI. “Sono tre mesi che il territorio sta sopportando un traffico che non è compatibile con la viabilità alternativa all’A3, ma soprattutto questa strozzatura oramai sta provocando danni di immagine e di tipo economico a tutto il comparto turistico, non solo al territorio del Parco ma dell’intera Regione”. Lo ha detto il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra in relazione alla situazione venutasi a creare a seguito del crollo di una campata del viadotto Italia, nel tratto tra Laino Borgo e Mormanno dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e che provocò la morte di un operaio. “Io credo che occorra – ha sostenuto ancora Pappaterra – una parola chiara. Non condivido molto quello che sta accadendo in questa fase e ritengo che la drammaticità della questione imponga che sia il presidente del consiglio, Renzi, direttamente a occuparsi della vicenda. Assuma a un tavolo nazionale la questione e decida insieme alle autorità amministrative ed all’autorità giudiziaria. Perché penso che la determinazione che Renzi mostra in tante altre circostanze la debba mostrare, doverosamente, anche su questo problema, che non è un problema dei cittadini del Pollino o dei cittadini calabresi, ma dell’intero Paese”. “Bisogna capire – ha aggiunto ancora Pappaterra – fino in fondo quali sono le questioni che a oggi impediscono che il viadotto possa essere riaperto nuovamente rafforzato nel pilone che è stato danneggiato in occasione dell’incidente. Si dica chiaramente se il viadotto può riaprire o no. Se dovessero perdurare ulteriori ritardi perché evidentemente non ci sono le condizioni per l’immediata riapertura del viadotto Italia lo si dica chiaramente. A questo punto invoco la necessità che anche utilizzando procedure d’emergenza, come ha detto il segretario della Cgil regionale, Gravano, il Genio militare metta immediatamente in sicurezza l’ex statale 19 delle Calabrie, che era l’unica grande strada che, prima dell’autostrada del Sole, collegava la Sicilia e la Calabria al resto del Paese. Una statale che in alcuni tratti oggi è bloccata da frane. Questa secondo me deve essere la strada da percorrere senza che la vicenda del viadotto diventi solo oggetto di polemica politica”.