Il ritardo con il quale procedono le pratiche di risarcimento a favore di imprese e famiglie crotonesi duramente colpite dall’alluvione del 21 e 22 novembre dello scorso anno è oggetto di un’interrogazione a risposta scritta presentata dalla parlamentare di Fratelli d’Italia Wanda Ferro al presidente del Consiglio dei ministri. Ferro ricorda come già l’associazione ‘Dal giorno dopo’, che rappresenta i cittadini alluvionati, abbia denunciato l’assurda burocrazia dei moduli per le domande di ristoro, sostenendo che, invece di semplici autodichiarazioni o, comunque, domande semplificate “per avere a distanza di sei mesi il primo ristoro per un massimo di 5.000 euro a famiglia, come prevede il decreto emanato dal Governo, viene richiesto di compilare un modulo di diciotto pagine, per il quale c’è bisogno, ironicamente parlando, dell’ordine degli ingegneri, dell’ordine degli architetti, con la partecipazione dell’Università della Calabria”.
Questo perché il modulo chiede alle famiglie di indicare ogni caratteristica dell’eventuale abitazione danneggiata (dai piani del condominio al numero dei locali interrati, alla superficie residenziale e non residenziale), le eventuali fatture per i lavori di ripristino svolti, comprensive degli oneri riflessi, il verbale condominiale con delega dell’amministratore, foto e perizie della compagnia assicurativa.
Ferro fa presente che le pratiche di risarcimento danni presentate da ogni cittadino ed impresa danneggiati sono state trasmesse alla regione Calabria con protocollo dell’8 luglio 2021 e attualmente sarebbero all’attenzione della Protezione civile di Roma, per verificarne la regolarità; in questo caso l’ammontare del risarcimento sarebbe di 2 milioni 800 mila euro per le imprese e di 300 mila euro per le famiglie, fondi già disponibili nelle casse della stessa Protezione civile. Senonchè – sottolinea Ferro – nonostante la delibera del Consiglio dei ministri del 17 febbraio 2021, che ha disposto di attivare misure economiche di immediato sostegno al tessuto sociale della popolazione i danni, a distanza di un anno dall’evento calamitoso nessuno sarebbe stato ancora risarcito. A Draghi, quindi, la deputata di Fdi chiede di assumere immediate iniziative per garantire l’urgente liquidazione dei danni subiti dalle famiglie e dalle imprese.