In Calabria continua a salire il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area non critica da parte di pazienti Covid-19. Con un aumento giornaliero del 2% raggiunge infatti il 30%. Si tratta del valore più alto registrato attualmente in Italia, seguito da quello della Liguria, ferma al 29%, ovvero ben oltre la soglia critica del 15%. E’ quanto evidenzia il monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari regionali (Agenas), che confronta i dati del 29 dicembre con quelli del giorno precedente. Per quanto riguarda i posti letto in terapia intensiva il 13% n Italia è occupato da pazienti con Covid-19 e il tasso cresce in 7 regioni: Basilicata (arrivando al 3%) Calabria (15%), Campania (7%), Lazio (16%), Piemonte (16%), Sardegna (7%), Veneto (18%). Il tasso è stabile ma oltre la soglia del 10% (uno dei parametri per il passaggio in zona gialla) in Abruzzo e Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (15%), Marche (17%), Bolzano (18%), Toscana (14%). Si registra invece un calo in Liguria (17%), Lombardia (12%), Molise (3%), Pa Trento (23%). Anche questo emerge dal monitoraggio Agenas. Nella settimana dal 22 al 28 dicembre si rileva inoltre un aumento di nuovi contagi da Sars-Cov-2 in tutte le regioni, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano e si va dal 9,6% del Friuli-Venezia Giulia al 257,6% dell’Umbria. Mentre in 45 province si registrano oltre 500 casi per 100.000 abitanti. Tra le 45 Province in cui, nella settimana dal 22 al 28 dicembre, l’incidenza di nuovi casi supera i 500 per ogni 100.000 abitanti sono non ci sono, per fortuna, province calabresi.