Aule vuote nei centri della provincia di Catanzaro dove i sindaci avevano deciso di non emettere ordinanze di sospensione delle lezioni a causa dei contagi al Covid-19. Si moltiplicano, infatti, le segnalazioni sia da Catanzaro, che da Lamezia Terme e da alcuni centri della provincia, che evidenziano come le presenze in classe siano davvero poche. Soltanto pochi studenti, nei vari gradi, hanno deciso di presentarsi dopo le vacanze natalizie e la proroga concessa dalla Regione Calabria per aumentare le vaccinazioni tra i più giovani. Erano stati gli stessi studenti, con lettere indirizzate ai sindaci di Catanzaro e Lamezia Terme e firmate dai rappresentanti d’istituto di diverse scuole di secondo grado catanzaresi, a chiedere di rivalutare le decisioni visto l’alto numero di contagi. A Catanzaro, in particolare, erano stati gli studenti degli istituti Liceo Scientifico Siciliani, Liceo Scientifico Fermi, Itas Chimirri, Istituto d’istruzione superiore De Nobili, Ite Grimaldi-Pacioli, a rivolgersi al sindaco, nonché presidente della Provincia, Sergio Abramo: “La rappresentanza catanzarese, ritiene questa misura necessaria per dare continuità a quelle precedentemente attuate, per garantire l’aumento delle vaccinazioni e per salvaguardare l’incolumità di studenti e famiglie”. Dal canto suo, Abramo aveva risposto evidenziando: “Ho discusso anche con altri colleghi sindaci e la linea maggioritaria, supportata anche dalla rappresentanza dell’Anci, è stata quella di rispettare le disposizioni già dettate dal Governo, non forzando la mano con ordinanze che, in questo momento, verrebbero sicuramente impugnate con l’effetto conseguente di un ritorno immediato tra i banchi”. Il risultato è che ieri molte scuole di Catanzaro e provincia sono rimaste pressoché deserte, con alunni e famiglie che hanno scelto, evidentemente, di non presentarsi alla riapertura delle lezioni. In alcuni comuni, invece, i sindaci hanno disposto la sospensione delle lezioni e hanno avviato, sin da ieri, iniziative di screening per studenti e personale scolastico con tamponi gratuiti, oltre ad iniziative di sostegno per la campagna vaccinale tra i più giovani.