PLATI'(RC)/ “Non ci faremo intimorire da ignoti che tentano anche di danneggiare la dignità della nostra comunità. Il nostro compito è sostenere tutti i percorsi che pongono al centro la cittadinanza attiva e la tutela del diritto”. Lo dichiara all’AGI il sindaco di Platì, Rosario Sergi, a 48 ore dall’ultima intimidazione, la terza, avvenuta ai danni dell’amministrazione comunale, commissariata nella storia ben quattro volte (nel 2006, 2009, 2012 e 2018) per infiltrazioni mafiose. Nella notte a cavallo tra mercoledì e giovedì scorso ignoti hanno incendiato, usando liquido infiammabile, il portone d’ingresso del municipio, nel centro del paese aspromontano.
Nei mesi scorsi si erano già registrati un danneggiamento agli spogliatoi del campetto dato alla parrocchia, e poi un sabotaggio, furto di gasolio, a un mezzo comunale di raccolta della spazzatura. Ieri pomeriggio il Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, ha convocato Sergi a margine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con la presenza dei sindaci facenti funzione di Città Metropolitana, Carmelo Versace, e del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti. Sergi ha incassato la solidarietà del prefetto che ha assicurato la vicinanza incondizionata di tutte le istituzioni dello Stato” e dei due sindaci.
Vicinanza alla comunità platiese è stata espressa anche da più parti politiche, dalla sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Il presidente del Consiglio comunale, Paolo Ferrara, riunirà d’urgenza nei prossimi giorni, in seduta straordinaria, il consesso civico. “Sarà un consiglio aperto” assicura il sindaco, rieletto nel 2016 a capo della lista civica “Liberi di Ricominciare”.