È ancora molto nebuloso il quadro delle trattative per le prossime elezioni comunali di Catanzaro, a causa dell’impasse nel quale continuano a trovarsi i partiti maggiori. Dopo la discesa in campo dei primi candidati sindaco, di estrazione essenzialmente civica – l’avvocato Aldo Casalinuovo, il docente universitario e avvocato Valerio Donato, il docente universitario Nicola Fiorita, espressioni dell’area di centrosinistra, e Antonello Talerico, presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, espressione dell’area di centrodestra – gli schieramenti tradizionali stentano ancora a raggiungere un’intesa sulla scelta del nome da sostenere per la corsa a Palazzo De Nobili e alla successione del primo cittadino Sergio Abramo, non più ricandidabile.
La situazione è particolarmente complicata nel centrodestra, che ha registrato il sostanziale fallimento delle prime tre interpartitiche convocate per trovare la sintesi su un possibile candidato sindaco: al tavolo delle trattative Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc, Coraggio Italia, Noi con l’Italia e altrettante sigle civiche si sono letteralmente incartati tra veti incrociati, bruciando i nomi dei primi “papabili”, tra cui l’ex consigliere regionale Baldo Esposito e l’avvocato Saverio Loiero, che si sono sfilati non avendo riscontrato la convergenza di tutta la coalizione sui loro nomi, anche perché alcune forze non fanno mistero di guardare con un certo interesse ad alcune candidature civiche già in campo. Nella penultima interpartitica il centrodestra ha provato a uscire dal tunnel proponendo la candidatura a sindaco del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, della Lega, ma anche Mancuso, pur dicendosi “lusingato”, ha rifiutato l’investitura non disdegnando critiche agli alleati.
Il no di Mancuso ha gettato nel caos totale il centrodestra, che tuttavia è riuscito per il momento a evitare la spaccatura in un’ultima interpartitica al termine della quale i partiti hanno sottoscritto un documento unitario finalizzato, in sintesi, a evitare defezioni dallo schieramento: si è così deciso di insediare un tavolo permanente «per appianare le divergenze» e di puntare alla scelta ponderata di un candidato sindaco senza preclusione alcuna, neanche per i nomi civici già in campo purché coerenti con i valori del centrodestra.
Secondo quanto si apprende da fonti della coalizione, nel prossimo fine settimana è attesa una nuova riunione, che potrebbe registrare un’accelerazione del centrodestra nella scelta del candidato sindaco.
Anche nel campo del centrosinistra si attende il prossimo weekend: soprattutto, si attendono le mosse del Pd, che ancora non ha espresso un’indicazione precisa e ufficiale sui nomi già in campo, Casalinuovo, Donato e Fiorita, quest’ultimo comunque sostenuto da alcuni partiti come Movimento 5 Stelle e Dema. In queste ore i “registi” delle trattative in casa democrat, il responsabile nazionale enti locali del partito Francesco Boccia e il neo segretario regionale Nicola irto, stanno proseguendo nelle interlocuzioni con i candidati e anche con i referenti territoriali del Pd catanzarese: venerdì nella sede regionale del Pd, a Lamezia Terme, è in programma una riunione che potrebbe dire un parola chiara e definitiva sul futuro del centrosinistra. Fonti accreditate non escludono la possibilità che siano proposti altri nomi di superamento o strumenti come le primarie, ma si tratta di strade che ovviamente rischiano di allungare ulteriormente ed eccessivamente i tempi delle decisioni.