“Sono un tour operator e ho anche un’azienda di noleggio autobus, e quando ho saputo che il Comune di Mormanno ha messo a disposizione una struttura per l’accoglienza dei profughi ucraini ho pensato anche io di mettere subito a disposizione un autobus per andare, al confine della Romania o della Polonia, per prendere a bordo le persone che volessero arrivare in Calabria”. Il racconto è di Pasquale Imperio, imprenditore del Cosentino che, nonostante la crisi, ha deciso di mettersi in campo per aiutare la popolazione ucraina. “Questa batosta della guerra non ci voleva – dice all’AGI Imperio – stavamo adesso cercando di riprenderci dai guai della pandemia, ma mi sono voluto mettere a disposizione in prima persona perché sono padre da poco e so che significa pensare ai propri figli, al dramma di quella gente che scappa”.
“La mia proposta ha suscitato molto interesse – dice ancora l’imprenditore – e molte associazioni mi stanno contattando perché hanno pensato che, nel viaggio di andata, possiamo usare l’autobus per portare cibo, vestiti, quello che serve a chi sta scappando dalla guerra”. “Io spero che altri colleghi – conclude Imperio – possano seguire il mio esempio”. In Calabria le iniziatve a favore dell’Ucraina sono molte. Da domani, a Catanzaro, sarà attivo negli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali in via Fontana Vecchia, il punto di raccolta di beni di prima necessità da spedire a sostegno del popolo ucraino. Lo ha annunciato l’assessore comunale alle Politiche sociali Rosario Lostumbo: “I catanzaresi che vogliono aiutare l’Ucraina possono farlo consegnando al personale del Comune beni alimentari non deteriorabili, medicinali, abbigliamento e ogni altra cosa possa essere utile per aiutare i rifugiati che da giorni stanno abbandonando le proprie case. I farmaci, soprattutto, sono imprescindibili e spero ne vengano raccolti il più possibile”.
Il punto di raccolta, uno dei tanti presenti sul territorio comunale sarà aperto da lunedì a venerdì sempre dalle ore 10 alle 12. Sarà presente un rappresentante dell’Asim, l’associazione degli immigrati. Il Consiglio provinciale di Crotone ha approvato un ordine del giorno con cui “sostiene ogni atto assunto dal Governo italiano in accordo con gli altri Paesi dell’Unione Europea e con la Nato, e invita il Governo italiano ad attivare ogni canale e sforzo diplomatico per porre fine all’attacco in corso.
Anche la Fondazione Musaba lancia un appello per l’Ucraina. “Musaba – dichiarano Hiske Maas e Nino Spirlì, presidente e vicepresidente della Fondazione – è a fianco alle popolazioni colpite dalla guerra che, negli ultimi giorni, sta sporcando di sangue le terre d’Europa! Abbiamo sperato nei buoni uffici della diplomazia, convinti come siamo che il confronto possa risolvere le più grandi controversie, anche fra i Popoli. Purtroppo, sul suolo d’Ucraina marciano i soldati, esplodono le bombe e irrompono i carri armati. Muoiono Donne, Uomini, Bambini. Sul sentiero tracciato da Nik Spatari, Uomo e Artista di Pace, la Fondazione Musaba stigmatizza il ricorso alle armi e condanna questa e tutte le guerre. La violenza e la sopraffazione non portano mai nulla di buono, conducendo l’Umanità verso l’abisso. Noi auguriamo all’Ucraina, e a tutti i Popoli vittime di aggressione, che i cannoni smettano di tuonare e gli aerei da guerra non vengano più nemmeno fabbricati! E che sia per il mondo com’è per il Musaba: una eterna primavera di colori”.