Associazione per delinquere, concussione, corruzione, abuso d’ufficio falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e nel peculato. Sono i reati ipotizzati a vario titolo a carico delle otto persone destinatarie di misure interdittive notificate ieri dalla Guardia di Finanza nell’ambito di indagini su presunte irregolarità nella gestione dell’Università di Reggio Calabria, tra cui il rettore e il prorettore. Gli indagati nell’ambito dell’operazione “Magnifica” della Guardia di Finanza su presunte irregolarità nella gestione di appalti e concorsi all’Università di Reggio Calabria, sono otto e sono stati tutti interdetti e sospesi dal servizio, per periodi dai due ai sei mesi; sei docenti e due dipendenti amministrativi. Si tratta del rettore Santo Marcello Zimbone, del prorettore vicario Pasquale Catanoso, dei professori Ottavio Salvatore Amaro, Adolfo Santini, Massimiliano Ferrara, Antonino Laboccetta e dei dipendenti Alessandro Taverriti e Rosario Russo. I finanzieri hanno anche dato esecuzione a decreti, disposti dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, di perquisizione domiciliare e personale nei confronti di 23 persone, di perquisizione di sistemi informatici e telematici in uso all’Università, nonché di richiesta di consegna di documentazione ritenuta essenziale ai fini probatori. Le indagini, coordinate dalla Procura diretta da Giovanni Bombardieri, e condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria, coprono un arco temporale che va dal 2014 al 2020 e sono scattate da un esposto di una candidata non risultata vincitrice, nel quale venivano segnalate condotte irregolari perpetrate in occasione dell’espletamento della procedura di valutazione comparativa per un posto di ricercatore universitario. Altre irregolarità sarebbero emerse in occasione delle varie procedure concorsuali e comparative, nella selezione delle commissioni esaminatrici attraverso la scelta di componenti ritenuti “affidabili” e pertanto idonei a garantire un trattamento favorevole ai singoli candidati scelti “direttamente” o a seguito di “segnalazione”. Le procedure comparative e concorsuali riguardavano indistintamente le posizioni di ricercatori, di professori ordinari e associati, di assegnisti di ricerca nonché le selezioni per l’accesso ai dottorati di ricerca e ai corsi di specializzazione.