CATANZARO. “Ancora una volta il commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, agisce modificando a piacere norme su diritti validi in tutta Italia”. Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, a proposito del decreto n. 62 del commissario Scura, nel quale, è scritto in una nota, “in materia di determinazione delle tariffe delle strutture extraospedaliere sanitarie e socio-sanitarie, è sparito il riferimento alla contrattazione collettiva nazionale”. “Questo – spiega la parlamentare M5s – significa che il personale di quelle strutture potrà anche avere una paga più bassa. Scura ha dunque realizzato un potenziale vantaggio, col solito metodo dell’abuso, per gli imprenditori privati della sanità. Sotto la gestione Scura-Urbani la sanità calabrese sta precipitando nell’abisso, ma noi non resteremo muti e fermi, come invece stanno facendo la Giunta ed il consiglio regionale. Stiamo raccogliendo tutti gli elementi per un’azione parlamentare specifica, dal momento che il commissario Scura e il suo vice Urbani sono stati nominati dal governo, che di fronte all’evidenza di una gestione clientelare e contraria agli interessi veri dei calabresi, continua a coprirli politicamente. Chiediamo, pertanto, al duo Scura-Urbani l’immediata revoca del Dca n. 62 che, peraltro, non è sottoscritto né dal dirigente del settore competente né dal dirigente generale del Dipartimento, a dimostrazione della forzatura posta in atto”. “Nel frattempo – conclude Dalila Nesci – è fondamentale informare ogni giorno gli operatori della sanità degli abusi nella gestione del piano di rientro, in modo che la protesta salga, come deve essere, a tutela della dignità dei pazienti e dei servizi, che non può essere cancellata per i soliti giochi di potere”.