“Sediamoci intorno a un tavolo e scriviamo insieme il business plan della nostra regione”. Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, coglie al volo la disponibilità al confronto manifestata in una conversazione con l’AGI dal segretario generale della Cgil calabrese, Angelo Sposato. Dopo l’intervista al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sulla vertenza Calabria, Ferrara aveva lanciato l’idea di un patto fra gli attori sociali finalizzato al rilancio dell’economia calabrese. Lette le parole di Sposato che, sebbene fra molti distinguo, si dice pronto al confronto, il numero uno degli industriali della Calabria torna alla carica. E se Regione e sindacati propongono investimenti sulle grandi infrastrutture e l’alta velocità, Ferrara si dice d’accordo, ma invita a volgere lo sguardo oltre, disegnando un cammino che vada oltre i benefici di una fase di crescita keynesiana connessa alle grandi opere.
“Prendo per buona – spiega Ferrara all’AGI – la disponibilità dei sindacati, fermo restando che è da tempo che chiedo ai sindacati di costituire un tavolo, ma questo deve avvenire senza slogan e pregiudizi. In questo momento c’è necessità non di contraddittori, ma di costruire, voltando pagina. Abbiamo una quantità di risorse impressionante in arrivo. Il presidente Occhiuto, in cabina di regia, ha reso protagoniste le parti sociali non in un semplice monitoriaggio della programmazione, ma in una governance vera e propria nell’orientamento delle risorse. Nel momento in cui esiste questra grande occasione, ci si siede a un tavolo e si comincia a costruirlo insieme il patto”.
La Cgil chiede una “responsabilità sociale delle imprese”. Ferrara risponde fornendo alcuni dati: “Potremmo fare notte elencando il nostro contributo partendo dalla pandemia e dei soldi che gli imprenditori calabresi hanno donato per comprare materiale e attivare strutture sanitarie, per non parlare del ruolo svolto dalle nostre strutture sanitarie. Tante nostre imprese – aggiunge – hanno dato il contributo di solidarietà già in gennaio per fronteggiare il caro benzina. E parlare di lavoro nero nelle nostre aziende mi pare un po’ complicato. Certamente c’è il tema della legalità e della sicurezza del lavoro, ma Unindustria ha firmato due protocolli con l’Inail, stiamo portando avanti questi temi. Allora, mettiamo da parte gli slogan ed entriamo nel merito dei problemi, sediamoci ad un tavolo e costruiamo insieme una piattaforma che non si costruisce in un giorno. Ci saranno cose che andranno discusse, alcune cose da limare e altre su cui non saremo d’accordo e sulle quali dovremo trovare la sintesi. Prendiamo, dunque, atto di questa apertura. Domani mattina – assicura – sono pronto a sedermi al tavolo”. “Se le forze sindacali e quelle produttive – è il ragionamento di Ferrara – riusciranno a convergere su dei grandi temi che sono sicuramente anche quelli legati alle infrastrutture sulle quali facciamo battaglie da una vita così come sulle Zes, presenteranno la Calabria come una regione europea, che sia una risorsa per il Sud e il Paese intero. Serve però un salto di qualità – sottolinea Ferrara – lavorando insieme”.