CATANZARO/ “La celebrazione del 2 giugno quest’anno assume un significato ancora più importante”. Lo ha detto il prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, alla cerimonia per la Festa della Repubblica nel capoluogo calabrese. Due i momenti che hanno caratterizzato le celebrazioni a Catanzaro: il primo in Piazza Matteotti, con l’alzabandiera e la deposizione della corona al monumento ai caduti da parte del prefetto, accompagnata dal comandante della Legione Carabinieri Calabria, generale Pietro Francesco Salsano, mentre il secondo è stato nel piazzale del Complesso Monumentale del San Giovanni, con la lettura del messaggio del Capo dello Stato e con la consegna delle onorificenze della Repubblica. In particolare, il prefetto Cucinotta e le altre autorità presenti hanno consegnato quattro Medaglie d’Onore alla memoria, concesse dal presidente della Repubblica a cittadini deportati e internati nei lager nazisti, e tredici Stelle al Merito a cittadini della provincia di Catanzaro, che si sono distinti nel campo della cultura, delle arti, della economia e nella pubblica amministrazione. A quest’ultima cerimonia hanno partecipato gli alunni di numerose scuole, che hanno partecipato a un apposito concorso indetto da Prefettura e Ufficio Scolastico regionale: gli alunni sono stati premiati con la consegna di una copia della Costituzione edita dal Senato.
“Oggi è una giornata importante – ha proseguito Cucinotta – perché abbiamo vissuto due anni e mezzo di restrizioni a causa della pandemia, che per fortuna sembra stia scomparendo piano piano. Io ho fortemente voluto una cerimonia molto partecipata da parte di tutta la cittadinanza, perché è importante anche riappropriarci anche di queste cerimonie solenni, che ci ricordano i valori fondanti della nostra Costituzione: libertà, democrazia, uguaglianza, pace, giustizia, solidarietà. Valori sempre attuali, per la cui difesa ci dobbiamo impegnare ogni giorno tutti, dalle istituzioni al cittadino qualunque. Valori che dobbiamo esaltare soprattutto in questo momento drammatico, perché – ha proseguito il prefetto di Catanzaro – siamo in una fase di guerra che riguarda l’Europa e quindi ci riguarda da vicino”. Alle celebrazioni per il 2 giugno a Catanzaro hanno partecipato le massime autorità civili e religiose del territorio. Presenti anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.
Per Occhiuto la cerimonia del 2 giugno è “un messaggio di presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni istituzionali. Questa festa capita in un periodo di guerra, una guerra assurda che peraltro sta riverberando effetti sulle famiglie italiane e sull’economia del Paese. Questo deve farci capire che nessuna parte del mondo è distante da noi e dovrebbe indurre i popoli europei a ragionare come se fosse un unico popolo. È un momento nel quale non solo nella nostra nazione ma anche nella nostra regione lo Stato ha bisogno di dire ai cittadini che lo Stato c’è, è forte e soprattutto in Calabria non lascia spazio o non vuole lasciare spazio ai poteri criminali, che uccidono i diritti, uccidono la libertà, uccidono il futuro dei territori. È bello vedere – ha concluso il presidente della Regione – tanti poteri istituzionali che oggi sono qui a testimoniare una presenza dello Stato radicata sul territorio”.