La politica, la “bella” politica torna a mostrare il miglior volto di sé. Martedì sera i due Rotary Club Cittadini, Il Rotary Club Catanzaro ed il Rotary Club Tre Colli, hanno ospitato i due candidati alla carica di Sindaco, prof. Valerio Donato e prof. Nicola Fiorita. L’incontro è stato organizzato dai due Rotary Catanzaresi nell’ambito dell’Azione di Interesse Pubblico (terza via d’azione rotariana) che si occupa specificatamente dei “progetti e delle iniziative dei Clubs per migliorare le condizioni e la qualità della vita nei comuni in cui operano”. Il Rotary ha consentito ai due candidati, attraverso le risposte alle competenti domande dei soci dei due Clubs, di esporre con tranquilla passione le proprie idee, le “visioni” concrete su come amministrare la Città per renderla migliore. Accolti dai due Presidenti, Vito Verrastro e Michele Zoccali, davanti a una qualificata e attenta platea, i candidati hanno esaltato, nell’ambito di una contrapposizione tanto netta e marcata dei propri ragionamenti quanto corretta e leale nella rappresentazione espositiva dei contenuti, la “politica”. Che certamente è “la scienza e l’arte di governare” ma è, ancor prima, “la scienza e l’arte di convincere e persuadere gli altri” (Protagora) della valenza del proprio progetto. Con determinazione, certamente, ma sempre nell’ambito del trionfo della “forza” della ragione. E martedì sera, al Rotary, hanno vinto le idee, i ragionamenti, la partecipazione, l’ascolto, il rispetto. “Un grande poeta, Luigi Siciliani, scriveva “noi che fummo Greci, ma grandi”. Forse è questa la sfida più grande per i nostri candidati ma, si presti attenzione, anche per tutti noi -hanno affermato i rappresentanti dei due Rotary Catanzaresi-. Poter dire, e non tra qualche anno, ma molto prima, noi che siamo catanzaresi, ma grandi. Perché, a prescindere da chi la spunterà nel ballottaggio, deve essere chiaro -hanno ribadito Verrastro e Zoccali- che dall’istante successivo alla proclamazione del nuovo Sindaco, tutti dobbiamo essere con lui. E lui, il vincitore, dovrà essere immediatamente consapevole di essere ormai divenuto il sindaco di tutti. Solo così, insieme ed uniti, potremo provare ad affrontare le sfide, tante e gravose, che ci attendono. E vincerle”.