Tredici consiglieri comunali di Catanzaro, nove dei quali eletti con le liste che hanno sostenuto la candidatura a sindaco di Nicola Fiorita e quattro quella di Antonello Talerico, hanno scritto al consigliere anziano Eugenio Riccio, nella sua qualità di presidente facente funzioni dell’Assemblea, per chiedere “la convocazione urgente del Consiglio”. Ne dà notizia, con un comunicato, Daniela Palaia, eletta con la lista “Mò-Fiorita sindaco”. I consiglieri comunali, nella missiva, fanno riferimento ad “un’analoga richiesta, presentata il 28 luglio e -scrivono- rimasta inevasa. Ci vediamo costretti, dunque, a reiterare la richiesta di convocazione urgente del civico consesso, entro il termine di 24 o 48 ore, affinché si proceda all’elezione del presidente e del vicepresidente”. “Tale richiesta -affermano ancora i consiglieri- si rende necessaria affinché si possano avviare tutti i lavori conseguenti alle elezioni delle predette cariche ed evitare, così, il protrarsi della paralisi amministrativa in cui versa attualmente la massima istituzione comunale, ritenuto che allo stato non sussistono ragioni per cui debba essere omessa la convocazione”. I 13 consiglieri hanno anche fatto sapere di essere pronti a chiedere l’intervento del Prefetto di Catanzaro ove la richiesta non avesse alcun seguito. Intanto il sindaco Fiorita, con una nota, ha sostenuto che “la questione della sede Rai e della sua debole presenza nel capoluogo, sollevata legittimamente in queste ore da alcune associazioni, è estremamente importante anche perché rappresenta plasticamente la fragilità di Catanzaro e la sua impalpabile rappresentatività politica. Si ricordi che la nostra Città esprime oggi un solo Consigliere regionale, sia pure chiamato alla presidenza dell’assemblea. C’è una forte crisi di identità e di rappresentatività che oggi dobbiamo tentare di colmare con fatti concreti e non solo con le pur utili rivendicazioni”. Fiorita fa poi specifico riferimento alla “sottovalutazione del Magna Graecia Film Festival da parte del Tgr Calabria, per la quale sottovalutazione non posso che stigmatizzare l’accaduto e avanzare una formale protesta ai vertici della Rai calabrese”.