“Quanto accaduto nell’ultima settimana in Calabria, quando in diverse province calabresi il maltempo ha piegato intere città e mete turistiche, non può rimanere un mero fatto di cronaca da scongiurare, ma merita delle riflessioni più accurate”. Lo afferma il segretario Fisascat Cisl Calabria Fortunato Lo Papa. “Come si può ragionare di turismo, lavoro, strutture ecc.- prosegue – se nella regione in cui i comuni a rischio idrogeologico superano il 90 per cento, si continua ad essere latitanti sulla manutenzione e la messa in sicurezza? Le settimane centrali di agosto sono quelle nevralgiche per le imprese del settore turistico, un vero e proprio micro emisfero che rischia di rimanere schiacciato sotto i colpi di mannaia della mancata capacità di programmazione”. “Le calamità naturali non si possono prevedere – aggiunge – ma se queste trovano territori impreparati, con fiumi non puliti o manutenuti, strade a rischio frana non messe in sicurezza e altri bug che nel loro intersecarsi possono trasformare cittadine turistiche in fiumi d’acqua, qualcosa non va. Vogliamo, anzi, pretendiamo sicurezza, controlli, manutenzione e tutto ciò che possa essere garanzia per turisti e operatori del ramo”. “Gli slogan – conclude Lo Papa – hanno fatto il loro tempo, c’è un’economia che aspetta di potere crescere e non può essere affossata da dinamiche endemiche a gestire le quali dovrebbero esserci istituzioni preposte. Parliamo di economia, posti di lavoro, futuro, ma parliamo anche di vite umane. E’ giunto il momento di ragionare, lavorare concretamente per il futuro del nostro territorio”.