Cattedrale di Cosenza gremita per l’ultimo saluto all’Arcivescovo Francescantonio Nolè, morto giovedì scorso a Roma, all’Ospedale “Gemelli”, dove si trovava ricoverato dal 30 agosto. La città ieri si è fermata per il lutto cittadino. Presenti le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente della Regione Roberto Occhiuto, e anche religiose. E’ giunta in città anche la sorella di monsignor Nolè, Filomena. I funerali sono stati celebrati dall’Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Monsignor Fortunato Morrone. L’omelia è stata invece affidata a Monsignor Salvatore Ligorio, Vescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. “La chiesa di Cosenza-Bisignano -ha detto il prelato- sente e vive certamente la mancanza del pastore che l’ha guidata in questi anni. L’arcidiocesi che oggi piange la dipartita non è più povera, anzi: è più ricca di una testimonianza da custodire e fare fruttificare con memoria riconoscente, perché il suo pastore è stato messo alla prova ed è stato trovato fedele”. Monsignor Salvatore Ligorio ha voluto anche ricordare la grandissima amicizia fraterna che lo legava “all’amato Pastore Nolè. Un’amicizia ultraventennale -ha aggiunto- che nacque sin da subito. Tra di noi c’era un legame fraterno. Una sintonia nelle vedute, -ha detto- disponibilità a sostenersi nei momenti di difficoltà. La capacità di gioire nel portare avanti le proprie mansioni e la chiesa”. La salma di Francescantonio Nolè sarà tumulata nel cimitero di Potenza, sua città natale. L’omelia è stata interrotta per una decina di minuti perché, a causa del caldo, un carabiniere, impegnato nel servizio di picchetto, ha perso i sensi ed è stato subito soccorso.