di RTC Sport
E’ stato un derby bello, vibrante e combattuto nonostante si trattasse di una gara aspra, sporca a cattiva in quanto derby. Lo vince il Catanzaro che è apparso piu’ squadra, un undici solido, robusto, quadrato, deciso e cattivo, mentre il Crotone ha confermato alcune fragilità già espresse in questo avvio di stagione e ha perso l’incontro scivolando a meno 4 in classifica al terzo posto, superato dal Pescara. Cornice di pubblico eccezionale, oltre dodicimila spettatori, di cui un migliaio provenienti da Crotone.
CRONACA PRIMO TEMPO
Primo tempo abbastanza equilibrato ma il Catanzaro parte forte come sempre in questa stagione. Dopo soli 45′ Iemmello sfonda a sinistra e si presenta davanti all’ex Branduani, fischiatissimo dal pubblico, il suo tiro è murato sul primo palo dal portiere. Al 5′ Vandeputte direttamente da calcio piazzato colpisce il palo. Al 9′ ancora Catanzaro con uno scambio stretto Vandeputte-Ghion, quest’ultimo calcia in porta ma la difesa rossoblu’ si salva in corner. Al 13′ occasione gigantesca per il Catanzaro. Biasci si mette in solitaria, lavora un pallone sulla sinistra, si beve due avversari, si accentra, lascia sul posto Bove (che sostituiva lo squalificato Cuomo) e lascia partire una sassata che si spegne sul palo lontano, con Branduani immobile. L’attaccante avrebbe meritato il gol con questa giocata pregevole.
Al 16′ si vede finalmente il Crotone. Piazzato di Petriccione, il migliore dei suoi, testa di Gomez, sfera telefonata per Fulignati che scalda i guantoni. Al 26′ ancora gli squali con una cannonata da lontano di Chirico’ comunque nettamente alta sulla trasversale. Doppia occasionissima per il Crotone dopo il 35′. Mogos lascia partire una cannonata improvvisa che Fulignati respinge a fatica, sfera che arriva a Gomez, solissimo in area, l’attaccante anzichè stoppare e concludere in porta colpisce di testa ma ancora Fulignati con uno scatto di reni gli nega la rete del vantaggio. Il primo tempo dunque sembra chiudersi in parità ma il Catanzaro produce un’altra fiammata che stavolta sarà letale. Scambio veloce sulla destra con Vandeputte che galoppa e porge in mezzo per Iemmello che brucia i guardiani Golemic e Bove e col destro di prima fa secco Branduani che nulla puo’, 1 a 0 all’intervallo.
SECONDO TEMPO
Dopo il gol chiaramente la partita cambia e a questo punto è il Crotone che deve mutare atteggiamento provando a osare di piu’ per acciuffare il pari. Ma l’approccio del Catanzaro nella ripresa è eccezionale. Arcigni, combattivi, cattivi su ogni palla, i ragazzi di Vivarini non concedono nulla ai rossoblu’ che hanno poche idee e non riescono a incrementare e vivacizzare una manovra lenta e prevedibile. Ma c’è un episodio importante intorno al quarto d’ora quando Chirico’ pesca Tribuzzi che si avvita e realizza di testa il gol del pareggio. Monaldi di Macerata pero’ annulla per fuorigioco tra le proteste degli squali. Vivarini inserisce Curcio al posto di Biasci e l’ex foggiano lo ripaga subito realizzando al 22′ la rete della sicurezza con un destro in corsa raccogliendo un rifornimento prezioso e preciso dalla sinistra, 2 a 0 e gara praticamente chiusa, in quanto il Crotone è fermo sulle gambe e non dà segnali di ripresa. Lerda perde Kargbo per infortunio e per il Crotone si fa sempre piu’ in salita. Saltano anche i nervi alla panchina rossoblu’, con Lerda protagonista di uno “scambio” di complimenti in campo e nel sottopasso con il dg del Catanzaro Foresti, con successivo intervento anche del dg del Crotone, Vrenna. La manovra è sterile e poco ficcante e le punte soffrono, tanto è vero che Chirico’ è costretto ad arretrare a centrocampo per avere palloni giocabili. Il Catanzaro controlla le operazioni e non rischia quasi mai, il Crotone si affida solo a lanci lunghi poco pericolosi per la porta di Fulignati. Solo nel finale gli squali fanno paura al portiere giallorosso per due volte con il nuovo entrato Bernardotto, lasciato in panchina probabilmente troppo tempo da Lerda. Nella prima occasione l’ex avellinese lavora un pallone col sinistro, rientra sul destro e scaglia in porta, sfera che sfiora il secondo palo. Nella seconda circostanza Chirico’ disegna una parabola pregevole per la testa di Bernardotto che fallisce da pochi passi l’appoggio in rete, andando a scontrarsi proprio contro il palo, necessario l’intervento dei sanitari crotonesi. Finisce così con il tripudio dei padroni di casa che esultano sotto la curva ovest dopo una prestazione super e un risultato che conferma la vetta della classifica in solitaria a +3 sul Pescara e ora a +4 sul Crotone. Per il Crotone una sconfitta su cui riflettere. Il gioco in questo avvio di stagione non è esaltante, la squadra sembra troppo dipendente dalle giocate di Petriccione e Chirico’, e probabilmente vanno studiate anche soluzioni offensive differenti per cercare di rendersi meno prevedibili.