“È nel programma di governo e intendiamo realizzarla”. Così il ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli (nella foto), relativamente ai tempi e all’intenzione del Governo di realizzate l’autonomia. “Abbiamo condiviso la strada e il percorso sia sull’autonomia sia sul presidenzialismo sia su Roma Capitale”, ha detto il ministro dopo il vertice di Governo su questi temi. “Una è una legge costituzionale e una legge ordinaria ma ragionevolmente i tempi che porteranno alla definizione credo saranno molto simili”. “Sono convinto, ha aggiunto, che dopo 21 anni in cui c’è la previsione che lo Stato definisca i livelli essenziali delle prestazioni, questo Governo e questa legislatura arriverà alla definizione di tutti i livelli”. “L’incontro con le Regioni è stato fatto proprio per evidenziare le loro esigenze. E qualunque tipo di rischio verrà superato e messo un paracadute per tutti. Nessuno intendere svaporare nessuno”, ha ribadito Calderoli, sottolineando che “quando ci sarà un testo che avrà recepito le loro richieste, credo che questi timori spariranno”. Intanto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che è anche commissario straordinario della sanità calabrese è intervenuto sull’emergenza sanitaria in Calabria. “Se un magistrato viene in Calabria, siccome è zona disagiata, viene pagato di più ed ha benefici in carriera. E’ giusto. Ma se è zona disagiata per i magistrati deve esserlo anche per il personale sanitario visto che è una regione commissariata da 12 anni. Invece mi vengono impugnate le leggi come quella per mettere negli ospedale medici non specializzati in una fase di emergenza. Ora ho fatto una legge per dare prestazioni aggiuntive ben remunerate ai medici che sono nel sistema sanitario pubblico e che vogliono fare qualche cosa nei pronto soccorso per evitare di pagare i medici a gettone a 150 euro ad ora. Il governo voleva impugnarla, ho detto a Calderoli di non permettersi”.