COSENZA. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 6 milioni di euro, tra cui una nota palestra di Rende e un lussuoso yacht di proprietà della stessa società. L’operazione, denominata “Scorpion Death”, riguarda il reato di bancarotta fraudolenta aggravata. La struttura posta sotto sequestro si estende su una superficie di oltre 10.000 metri quadri e comprende un bar, un ristorante, un centro estetico e un centro benessere, due piscine, campi da calcio, da tennis e da squash. Secondo le indagini delle Fiamme Gialle, l’amministratore pro tempore della società, D.S., 63 anni, ha distratto dalla massa fallimentare denaro e l’intero complesso aziendale, mediante l’utilizzo di contratti di fitto d’azienda artefatti e false fatturazioni. L’azienda versava in una situazione di dissesto e sarebbe stata costituita ad hoc una società, controllata dal medesimo nucleo familiare, che assorbisse la parte finanziariamente sana di quella fallita, mediante un contratto di fitto d’azienda, per proseguire l’attività d’impresa, a scapito dei numerosi creditori e dell’erario. Il sodalizio, guidato da D.S., amministratore di fatto, secondo gli inquirenti, delle attività fraudolente, non sarebbe nuovo a condotte simili, visto che, alla fine degli anni Novanta, era stata posta in essere un’operazione analoga, quando la società poi fallita stipulò un contratto d’affitto d’azienda con una società riconducibile sempre al principale indagato.