Undici applausi, tutti dai banchi dei senatori della maggioranza, hanno sottolineato altrettanti passaggi dell’informativa del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sul naufragio di migranti al largo di Cutro, in corso al Senato. In silenzio le opposizioni.
Solo qualche cenno di disappunto espresso in un paio di occasioni come quando il ministro, proprio come a Montecitorio, ha letto l’elenco dei migranti morti sotto i precedenti governi e poi quando ha parlato del dispiacere per il fraintendimento delle sue dichiarazioni. Al rumoreggiare del centrosinistra, qualche senatore del centrodestra ha urlato: ‘Piantatela’. Al termine dell’informativa i parlamentari della maggioranza si sono alzati in piedi. Alla gravità della condotta criminale degli scafisti “facevo riferimento quando, con commozione, sdegno e rabbia e negli occhi l’immagine straziante di tutte quelle vittime innocenti, ho fatto appello affinché la vita delle persone non finisca più nelle mani di ignobili delinquenti, in nessun modo volendo colpevolizzare le vittime. Mi dispiace profondamente che il senso delle mie parole sia stato diversamente interpretato. La sensibilità e i principi di umana solidarietà che hanno ispirato la mia vita personale, sono stati il faro, negli oltre trent’anni al servizio delle istituzioni e dei cittadini, di ogni mia azione e decisione”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro. “Voglio rinnovare prima di tutto il cordoglio, mio personale e di tutto il Governo, per le vittime di questo ennesimo, tragico, naufragio e la vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti”, ha detto Matteo Piantedosi. Il bilancio “non è ancora definitivo”, ma “gli aggiornamenti giunti dalla Prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80”.