La prefettura di Crotone fa sapere di aver “assicurato assistenza ai superstiti e alle famiglie delle vittime dal giorno del naufragio”. La Prefettura inoltre “ha assicurato il supporto necessario alle amministrazioni locali ai fini della inumazione delle salme o del loro trasferimento presso altre località del Paese o all’estero, dopo la necessaria e complessa attività svolta dal comune di Cutro per la redazione dei certificati di morte e dei passaporti mortuari. Per le spese relative alle onoranze funebri e di immediata assistenza, è stata assicurata copertura con fondi del ministero dell’Interno”.
La prefettura, rileva il Viminale, “ha assicurato, inoltre, d’intesa con la regione Calabria, ospitalità presso strutture alberghiere a circa una ottantina di parenti delle vittime. I superstiti sono stati ospitati in una prima fase nel Cara di Crotone e successivamente nelle stesse strutture alberghiere in cui erano ospitati i loro parenti”. Al fine di agevolare i contatti con i superstiti e le famiglie delle vittime, sono stati inviati a Crotone rappresentanti del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione che sono stati affiancati da quelli dell’Unhcr e dell’Ucoi, i quali hanno tenuto colloqui individuali con tutti i parenti delle vittime anche al fine di poter il più rapidamente possibile soddisfare le richieste degli stessi riguardanti il trasferimento delle salme. Nella serata di ieri, grazie all’attività di mediazione svolta dai funzionari, i parenti delle vittime hanno rimosso il blocco stradale e permesso l’uscita di alcuni carri funebri diretti a Bologna.