Sono 40 i migranti tratti in salvo dalla Guardia costiera di Crotone e fatti sbarcare ieri mattina nel porto di Crotone. Erano a bordo di una imbarcazione a vela che è stata intercettata dalla Guardia di finanza a circa 20 miglia dalla costa. Successivamente è arrivata una motovedetta della Capitaneria di porto di Crotone che ha rimorchiato la barca fino al porto. A terra sono sbarcati 35 afgani, due iraniani, tre pakistani. A bordo anche otto donne e un minore accompagnato. La barca sarebbe partita dalla Turchia ed ha attraversato lo Ionio dopo un viaggio di 5 giorni con condizioni di mare difficili negli ultimi due. Le operazioni di sbarco sono state coordinate dalla prefettura di Crotone e gestite sul porto dall’ufficio immigrazione della questura di Crotone. I migranti, tutti in buone condizioni, sono stati condotti al Cara di Isola Capo Rizzuto dalla Croce Rossa Italiana. Intanto tre cittadini egiziani sono stati sottoposti a fermo dai militari della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone e da personale della Squadra Mobile, perché ritenuti gli scafisti di un’imbarcazione soccorsa in mare giorni addietro da mezzi navali della Capitaneria di Porto e dell’Agenzia Frontex. I tre, secondo quanto emerso dalle indagini successive all’operazione di soccorso, avrebbero condotto un motoryacht con a bordo 161 migranti trasbordati, in alto mare, sulle unità navali e sbarcati poi nel porto di Crotone. I fermi sono stati disposti a seguito delle attività di indagine condotte sotto sotto la direzione e lo stretto coordinamento della Procura di Crotone sin dal momento dell’arrivo in porto dei migranti. I tre presunti trafficanti sono accusati a vario titolo di avere reso possibile il trasporto dei migranti dalla Turchia fino al punto in cui l’unità si era fermata in vicinanza di una nave mercantile. Ulteriori approfondimenti investigativi sono in corso sulla base degli elementi raccolti dagli investigatori.