“Chiediamo ai Ministri della Giustizia, delle Imprese e del Made in Italy, e per lo Sport e i Giovani, di interessarsi a quella che a nostro avviso è un’anomalia; bisognerebbe evitare che giustizia sportiva e giustizia ordinaria possano andare in conflitto tra loro per uno stesso caso. Mi riferisco nello specifico a quello che riguarda la Reggina, ma, ovviamente, anche a tutte le altre realtà che si trovano o che potrebbero trovarsi nella medesima situazione”. Lo afferma il deputato Francesco Cannizzaro, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera in un’interpellanza rivolta al Governo e depositata in queste ore. “L’argomento, come si può facilmente dedurre -è detto in una nota del parlamentare- riguarda la complessa situazione societaria della Reggina 1914 Srl, che si trova dinnanzi a giustizia sportiva e giustizia ordinaria, fronteggiando diverse limitazioni e una penalizzazione che pesa sull’attuale classifica del Campionato di Calcio di Serie B”. “La Società amaranto, in data 28 aprile 2023 – è scritto nel testo sottoscritto anche dal deputato Giovanni Arruzzolo – ha depositato il ricorso per l’omologazione di accordi di ristrutturazione dei debiti e transazione su crediti tributari e previdenziali. La procedura di accordo di ristrutturazione dei debiti è una delle opzioni che la normativa italiana mette a disposizione del mondo delle imprese per anticipare e risolvere le situazioni di difficoltà economico-finanziarie ancora reversibili, con l’intento di dare la possibilità agli imprenditori di superare le difficoltà delle proprie Società, comprese quelle di calcio professionistico. Reggina che in previsione della scadenza federale per la dimostrazione del pagamento degli emolumenti e relativi oneri, sia a febbraio che a marzo ha depositato istanza presso il competente Tribunale per chiedere di essere autorizzata al pagamento dei contributi previdenziali, ricevendo tuttavia diniego. “In entrambe le occasioni -è detto nell’interpellanza- la Società, pur sapendo di incorrere in eventuali sanzioni federali, ha ritenuto di adeguarsi ai provvedimenti del Tribunale Ordinario di Reggio Calabria. Intanto però la Giustizia sportiva ha già sanzionato la Reggina per non aver rispettato le scadenze; questo perché le norme della Figc non contemplano la procedura messa in atto. E nel frattempo da parte della Procura federale è arrivato anche il deferimento relativo alle scadenze saltate, sia per la Reggina che per il suo amministratore delegato. E purtroppo altre sanzioni potrebbero presentarsi all’orizzonte. In questo contesto, inoltre, non sembra prospettarsi un’auspicabile armonizzazione tra diritto sportivo e competenza del diritto statuale nell’esercizio della giurisdizione ordinaria, in particolare rispetto alle norme in materia di crisi d’impresa”. Della vicenda si sta occupando pure il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, che ha già avviato un’interlocuzione diretta col Presidente della Figc, Gabriele Gravina.