“Le città sono sempre più complesse da governare e le politiche urbane, sociali ed economiche che le Amministrazioni locali devono mettere in atto, necessitano ogni giorno di più di azioni articolate e specializzate che siano condivise e misurabili negli effetti rispetto agli obiettivi prefissati”. Inizia così la riflessione del presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante in riferimento al dibattito aperto circa la proposta di legge regionale per l’istituzione della città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero. “Accanto alle tradizionali domande di regolazione dell’uso del suolo, di manutenzione edilizia e di produzione e gestione dei servizi -continua il presidente dei costruttori cosentini- le Amministrazioni locali sono chiamate ad intervenire per rispondere a esigenze stringenti che riguardano lo sviluppo imprenditoriale e occupazionale locale, la riconversione e riutilizzazione dei quartieri che nel tempo hanno perso la loro funzione originaria, la qualità urbana intesa come qualità ambientale, dei servizi e dei tempi di organizzazione e fruizione degli spazi. Parafrasando Galileo Galilei si può affermare con tranquillità che l’area urbana esiste. Pur in assenza di meccanismi di governo unitario e coordinato rispetto alle politiche, alla programmazione ed alla gestione degli interventi; esiste dal punto di vista delle integrazioni funzionali, degli spostamenti casa-la- voro, della produzione e dei consumi”. “La portata delle scelte da compiere -continua Perciaccante- ha valenza tale da non poter rimanere confinata nel solo ambito del pur legittimo confronto tra i livelli delle istituzioni regionali e comunali. In questa ottica -conclude il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante- potrebbe risultare utile nell’immediato, l’istituzione di un ‘Comitato economico e sociale’ con il compito di organizzare entro un tempo ben determinato la ‘Conferenza dell’Area Urbana’ come momento di confronto tra le Amministrazioni locali ed i rappresenti del mondo economico, sindacale e sociale”.