Giovedì 8 giugno in Calabria ennesimo sbarco di migranti. E, naturalmente, i centri di accoglienza presenti nella regione continuano ad andare avanti in condizioni di grande sofferenza e difficoltà. Intanto in Euro l’Italia cerca di ottenere l’approvazione di accordi che la facciano uscire dalla situazione di Paese id arrivo costretto ad operare in condizioni di “solitudine”. In Lussenburgo il ministro Piantedosi sta cercando di fare “ragionare” una Ue che invece dà l’impressione di non volere farsi minimamente carico del problema. “L’Italia ha difficoltà ad appoggiare la proposta di mediazione proposta dalla presidenza svedese in merito alla posizione negoziale del Consiglio su due regolamenti chiave del patto Ue per le migrazioni, a meno che non venga trovata una ulteriore formula di compromesso» su uno dei punti dirimenti in discussione”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenendo nella sessione pubblica del Consiglio Affari interni a Lussemburgo, che sta cercando di trovare un accordo sulla posizione negoziale del Consiglio su due regolamenti chiave del patto Ue sulle migrazioni. «Avevamo proposto delle specificazioni, che ritenevamo ragionevoli – ha continuato Piantedosi – però vedo che tuttora sussiste un’affermazione di un principio di connessione, che escluderebbe e quindi limiterebbe fortemente ogni azione rispetto alla proposta di trovare qualche formula che sia più vicina a quelle che erano le ipotesi di mediazione che l’Italia aveva proposto. A fronte di un drammatico aumento dei flussi nel Mediterraneo centrale la redistribuzione dei migranti tra gli altri Paesi europei è stata di meno di 1500 persone, che è ben al di sotto dei pur limitati impegni assunti ed è un sintomo di fallimento del principio di solidarietà”, ha rimarcato Piantedosi.