“A volte un dignitoso silenzio sarebbe preferibile ad una fumosa e confusa comunicazione che vorrebbe ergere chi ne fa uso a paladino del buon governo e del bene pubblico e invece non fa altro che mettere in risalto, in maniera impietosa, le responsabilità e i danni che l’onorevole Bevacqua e i governi regionali da lui sostenuti nel settore della Sanità calabrese. Il Capogruppo Dem nella giornata di martedì ha snocciolato tutta una serie di questioni che sono completamente errate e dimostrano una totale e completa mancanza di conoscenza del funzionamento delle procedure di bilancio”. Lo dichiara la consigliera regionale Pasqualina Straface, replicando al capogruppo del Pd in Consiglio, Domenico Bevacqua. “La notizia -prosegue – è che finalmente dopo più di un decennio le ASP e le AO calabresi sono state in grado di adottare, e non di approvare, i propri bilanci che nei prossimi giorni diverranno oggetto di analisi da parte della Regione sentito il parere dei Collegi Sindacali. Questo vuol dire che i bilanci proposti saranno vagliati e potranno essere oggetto di variazioni. Nessuna creatività, dunque, ma passaggi amministrativi certi e controlli che daranno contezza di cifre e importi nel dettaglio e permetteranno di quantificare le risorse e i debiti in maniera chiara e obiettiva”.
“Menzione a parte merita poi – dice Straface – la questione delle addizionali regionali, tirate in ballo da Bevacqua in maniera superficiale e insensata. L’esponente del PD dimentica infatti che grazie anche alle défaillances amministrative dei governi regionali di cui lui è stato parte ci troviamo sotto un commissariamento della sanità che controlla ogni singola voce e ogni singolo movimento economico per cui il Presidente Occhiuto non ha nessuna discrezionalità nell’utilizzo delle somme provenienti dal tributo, che devono essere vagliate dal tavolo composto da MEF e Ministero della Salute e solo dopo un certo arco temporale di esercizio e previo parere favorevole possono eventualmente essere destinate ad interventi di qualsivoglia tipo. Bevacqua dunque non ha le idee molto chiare in merito, ma cerca evidentemente di scimmiottare i toni dei suoi alleati grillini buttandola sul populismo senza costrutto e senza riscontri di qualsivoglia natura”.