I carabinieri del Nas hanno denunciato a piede libero tre medici – un angiologo, uno pneumologo e un cardiologo – per avere prestato servizio in un ambulatorio privato nonostante fossero contrattualizzati a tempo pieno ed esclusivo con le Aziende sanitarie della provincia di Reggio Calabria. Inoltre, è stato accertato che in due ospedali pubblici del Reggino, per garantire le ferie al personale dipendente, per i mesi di luglio e agosto scorsi sono state sospese le agende di prenotazione relative agli esami diagnostici in assenza della prevista autorizzazione della direzione generale dell’Asp. In particolare, le indagini dei carabinieri hanno acclarato che gli esami diagnostici nelle strutture sottoposte ai controlli, sono stati procrastinati da 38 a 95 giorni, fuori dal limite previsto dalla normativa nazionale. L’intervento degli specialisti dell’Arma ha imposto la ripresa delle prenotazioni specialistiche e ospedaliere agli utenti, con la riapertura delle agende.