CATANZARO. Cisl e Uil Calabria annunciano per mercoledì 15 ottobre 2014, alle ore 9.30, una giornata di mobilitazione generale a Villa S. Giovanni sulla vertenza degli ammortizzatori sociali in deroga e del precariato. Cisl e Uil Calabria, stigmatizzando ancora una volta – si legge in una dichiarazione congiunta dei Segretari Generali Paolo Tramonti e Santo Biondo – il comportamento inaccettabile del Governo sulla vicenda degli ammortizzatori sociali in deroga e del precariato, preannunciano per il prossimo mercoledì 15 ottobre, ore 9.30, una giornata di mobilitazione generale del comparto con manifestazione regionale a Villa S. Giovanni (RC). È necessario, infatti, ricordare come, ad oggi, gli impegni ripetutamente assunti dal governo nazionale nei confronti della nostra regione, per il pagamento restante parte 2013 e 2014, sono stati totalmente disattesi. Il risultato – continua la dichiarazione – è che migliaia di lavoratori continuano a trovarsi privi di qualunque forma di sostegno al reddito e senza alcuna certezza sul piano economico. È ancora fermo, inoltre, l’iter normativo per le contrattualizzazioni degli LSU-LPU”. A nulla, lamentano i due sindacalisti, “è valso l’incontro svoltosi di recente a Roma, così come resta ancora un mistero – continuano – la fantomatica Cabina di regia istituita ormai da mesi ma che non ha prodotto ancora alcun risultato, sia in merito alle risposte sulle emergenze sociali, sia sulle eventuali iniziative previste a favore della Calabria. Le condizioni economiche e sociali della nostra Regione, che stanno ormai regredendo a livelli inaccettabili, non permettono il permanere dell’attuale immobilismo. È arrivato il momento che politica e istituzioni prendano consapevolezza della drammaticità della crisi in cui versa la Calabria, in primis il Governo e la stessa delegazione parlamentare calabrese presente a Roma”. Cisl e Uil Calabria “ritengono che non ci siano alternative al ricorso alla lotta e alla mobilitazione che si protrarrà ad oltranza, fino a quando non si avranno risposte in grado di sbloccare tale situazione e ottenere che gli impegni assunti a favore della nostra regione siano finalmente rispettati, a partire dallo stanziamento delle risorse per i 30.000 lavoratori precettori di ammortizzatori sociali in deroga e per il precariato”.