VAZZANO(VV)/ Un’intimidazione è stata compiuta nella serata di martedì ad un cantiere Anas sulla Traversale delle Serre, una strada statale che, una volta ultimata collegherà il versante tirrenico del vibonese con quello ionico del catanzarese. Un uomo col volto travisato ha sparato colpi d’arma da fuoco contro le strutture del cantiere che si trova a Vazzano, nel vibonese, e quella che ospita la vigilanza. Ed è stato proprio il personale di vigilanza a notare l’uomo e a dare l’allarme. Le indagini sono condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia che non escludono alcuna ipotesi sul movente dell’intimidazione, dal racket al gesto di un singolo magari risentito per un qualche motivo con la ditta. Gli investigatori stanno ora visionando le telecamere degli impianti di sicurezza della zona per cercare di risalire all’identità dell’autore. “Esprimiamo solidarietà alle imprese e a tutti i dipendenti vittime di questo ennesimo atto delinquenziale dicendo da subito che noi siamo pronti a costruire muri e barricate contro chi, con questi attacchi vigliacchi, tenda di svilire l’imprenditoria calabrese”. A dichiaralo è il segretario generale della Fillea Calabria, Simone Celebre, alla luce dell’attentato consumatosi la notte scorsa in un cantiere dei lavori sulla trasversale delle Serre, nel comune di Vazzano. “Da subito – ha aggiunto – chiediamo alle Istituzioni e a tutti quelli che ci vorranno stare, ognuno per la propria parte, di fare quadrato per far sì che non ritornino i fantasmi del passato, quando la criminalità la faceva da padrona. Come Fillea Calabria riteniamo che non è il momento di fare discorsi demagogici e strumentali, ma di unire le forze per fare unione ed erigere delle solide barricate per contrastare episodi come questi che entrano, prepotentemente, nella quotidianità e nella vita reale delle imprese, dei lavoratori ma soprattutto dei cantieri delle grandi opere che in Calabria si stanno sviluppando. Chiediamo, altresì, attenzione, soprattutto, alla Prefettura di Vibo Valentia anche perché questa è un’opera in cui è stato sottoscritto il protocollo di legalità tipo per le grandi opere”.