CATANZARO. “Su mia precisa denuncia, suffragata da un lungo parere dell’avvocato Domenico Monteleone, l’Autorità nazionale anticorruzione ha riconosciuto l’illegittimità della nomina di Santo Gioffrè all’Asp di Reggio Calabria, fatta dalla giunta regionale guidata da Mario Oliverio”. Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci. “È il risultato – prosegue – della continua azione di controllo dei parlamentari del M5S, che pure non ha consiglieri regionali. Sulla violazione della normativa da parte della giunta Oliverio abbiamo interrogato e interpellato il governo, denunciato il caso alla procura e alla Corte dei conti, scritto a Oliverio, al commissario per la sanità Massimo Scura, al ministro Marianna Madia, allo stesso Gioffrè per dimettersi, al dg del dipartimento Tutela della Salute Riccardo Fatarella, e in ultimo al presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone. Né Oliverio, né Scura, né Fatarella, né Madia, né i ministri Lorenzin e Padoan hanno mosso un dito. Nel frattempo la politica calabrese è rimasta in totale silenzio, per bieco opportunismo. Abbiamo denunciato altre nomine illegittime, come quella di Domenico Pingitore a commissario dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, per il quale, data la pronuncia dell’Anticorruzione su Gioffrè, ora devono seguire gli stessi sviluppi. La nuova giunta Oliverio proceda a revocare Pingitore. Sul piano politico questo caso, da cui a Oliverio deriva un’inibizione per tre mesi, dimostra la totale incapacità del governatore, rimasto inamovibile sulle illegittimità nelle nomine dei vertici sanitari. Egli, come Scura, ha avuto tutto il tempo per fare retromarcia, perché M5s ha bombardato gli uffici regionali su tutti i dirigenti sanitari abusivi. Così è dimostrata la finta guerra tra Oliverio e Scura”. “Il governo – conclude Dalila Nesci – cacci Scura e Urbani, che hanno ignorato l’evidenza, pur avendo il compito specifico di rimuovere le irregolarità. Oliverio revochi l’incarico a Fatarella, per il quale la poltrona di Gioffrè era legittima. M5S è l’unica forza politica che ha denunciato ogni giorno l’illegalità dilagante nella gestione della sanità; la stessa che, dopo i casi di Federica Monteleone, Flavio Scutellà ed Eva Ruscio, portò all’emergenza e all’inchiesta ministeriale della commissione Serra-Riccio. Alla Calabria serve un’amministrazione onesta, che soltanto M5s può garantire”.