E’ sempre più acceso e aspro lo scontro tra la maggioranza di centrodestra che governa la Regione Calabria e le minoranze sul tema dell’Autonomia differenziata. Il gruppo Pd ha diramato una nota durissima: “Il centrodestra calabrese continua a coprirsi di ridicolo. La maniera con la quale il governatore Occhiuto e la sua maggioranza hanno affrontato, fin dal primo momento, la riforma relativa all’autonomia differenziata è stata sbagliata e ambigua fin dal primo sì del governatore alla Conferenza Stato-Regioni. E arrivando perfino a impedire in Consiglio regionale la discussione sul tema e il confronto sulla ppa sul referendum abrogativo che, come opposizione, abbiamo depositato da tempo”. A stretto giro la replica del centrodestra con una nota dei capigruppo di maggioranza: “Il Consiglio regionale della Calabria non ha mai avuto alcun timore a discutere dell’autonomia differenziata. In Aula lo ha già fatto due volte, in maniera estesa e approfondita e dal confronto sono emerse le posizioni dei gruppi politici e dei singoli consiglieri, senza dimenticare che, proprio nell’ultima seduta, il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto ha risposto all’interrogazione posta da un esponente dell’opposizione e che nella seduta della prima Commissione di mercoledì l’argomento è stato affrontato con la partecipazione dei sindaci”, affermano i capigruppo di centrodestra in un documento. “Sul tema, – aggiunge – va ricordato, il centrodestra calabrese ha approvato un documento che, senza le urla populiste degli ultimi mesi, tiene conto della tutela sostanziale degli interessi della popolazione calabrese, cosicché, per dargli seguito, si è deciso di coinvolgere le nostre Università, affinché sia effettuato un approfondimento concreto sulle ricadute in Calabria derivanti da eventuali intese Stato-Regioni sulle materie non Lep. Aspetto, quest’ultimo, poco trattato e che il Consiglio regionale della Calabria ha avuto il merito di porre all’attenzione generale. Sull’autonomia differenziata, inoltre, le posizioni della maggioranza sono state espresse sempre in maniera chiara, netta e responsabile”, conclude il documento.