I sindaci di Acri, Pino Capalbo, e di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, hanno avuto un incontro “per discutere – é detto in un comunicato – di vertenze e delle sinergie territoriali necessarie per costruire un futuro migliore per la Calabria e le comunità. In una visione di insieme che deve necessariamente non fermarsi ai confini comunali, i due primi cittadini si sono confrontati ed hanno deciso di attivare importanti sinergie istituzionali su vicende cruciali come la sanità, le infrastrutture e l’organizzazione istituzionale”. “In un contesto sanitario disastroso, caratterizzato da molta propaganda e pochissimi interventi seri sui servizi per i cittadini – si aggiunge nella nota – entrambi i sindaci hanno espresso forte preoccupazione per possibili future ulteriori riorganizzazioni e depauperamenti, frutto delle medesime logiche privatistiche e di accentramento che hanno danneggiato il servizio sanitario lungo l’intera regione. In quest’ottica è stata condivisa l’idea di chiudere la fase dell’Azienda unica ed avviare una vertenza per l’istituzione di un’Azienda sanitaria della Sibaritide-Pollino che metta in rete costruttivamente gli spoke di Corigliano-Rossano e Castrovillari e gli ospedali di Acri, Cariati e Trebisacce, in un’organizzazione della sanità territoriale organica e più vicina ai cittadini. Nell’ambito dell’argomento relativo alle infrastrutture è stata poi condivisa l’urgenza di intervenire nel processo di pianificazione dell’Alta Velocità che in questo momento vede esclusa la Calabria, realizzando una preoccupazione già più volte resa pubblica da molti territori e che ha cancellato, senza alcuna ragione realmente sostenibile, la realizzazione del nodo di Tarsia che convoglierebbe sul servizio ferroviario un terzo della popolazione calabrese. È necessario che tutte le istituzioni regionali vengano chiamate ad assumere una posizione chiara su questo tema, che non riguarda solo un’area ma l’intera Calabria. Inoltre, è stata condivisa l’urgenza di sollecitare la corretta progettazione ed il finanziamento della strada di collegamento Sibari-Sila, eterna incompiuta, che insieme alla nuova statale 106 deve consentire al territorio di mettere in rete le proprie risorse (produttive, culturali, turistiche ecc.) aumentando la propria competitività in ambito nazionale. Queste saranno due battaglie che le due città porteranno avanti insieme nelle prossime settimane”. “Infine, ma non per importanza -prosegue il comunicato- in tale contesto è stata condivisa da entrambi i primi cittadini l’opportunità di rivedere l’organizzazione istituzionale sul territorio approfittando della discussione, in ambito nazionale, sulla rivisitazione della Legge Delrio e quindi sulla riforma del ruolo delle province. In questo contesto è necessario recuperare un errore macroscopico del passato che ha penalizzato tutti i territori, dal tirreno allo ionio, creando oggi un’istituzione di prossimità, una nuova provincia appunto, che vada da Rocca Imperiale a Cariati, dal Pollino alla Sila Greca, mettendo in rete risorse, storie e potenzialità e consentendo una maggiore efficienza istituzionale per tutti. Su questi temi i due primi cittadini continueranno a confrontarsi insieme a tutti gli altri sindaci del territorio, in una visione che supera le divisioni del passato e intende porre al centro il miglioramento dei servizi per tutte le comunità e la valorizzazione di un grande territorio che intende essere messo nelle condizioni di contribuire alla crescita dell’intera Calabria e del Paese”.