CATANZARO. Diverse centinaia di lavoratori hanno bloccato lunedì mattina per svariate ore i principali snodi della viabilità in Calabria per protestare contro la legge di stabilità nell’ambito di una giornata di lotta indetta da Cgil, Cisl e Uil. I dimostranti hanno occupato l’autostrada A/3 all’altezza dello svincolo per Cosenza, gli imbarcaderi da e per la Sicilia a Villa San Giovanni, la strada statale 106 a Crotone. Secondo i sindacati, il governo non ha rispettato gli impegni assunti per la stabilizzazione dei precari, per il porto di Gioia Tauro, per il rifinanziamento dei fondi per la forestazione. “È una legge di stabilità – ha detto all’Agi il segretario della Uil Calabria, Santo Biondo – che ignora il Mezzogiorno e non rispetta gli impegni assunti dal presidente del Consiglio e segretario del Pd nel luglio scorso.” Sempre ieri mattina, a Palazzo Chigi, si è svolto un incontro, presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, con la partecipazione del presidente della Regione Mario Oliverio, e alla presenza del sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Teresa Bellanova, del sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa e dei dirigenti dei Ministeri della funzione pubblica, dell’economia e finanze, del lavoro e delle politiche sociali, e dei dirigenti regionali dei diversi settori. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i problemi relativi alle prospettive occupazionali del bacino dei lavoratori Lpu/Lsu e dei lavoratori del comparto della forestazione in relazione alla Legge di stabilità 2016 in corso di esame alla Camera dei deputati. “Il Governo – è scritto in una nota – ha mostrato sensibilità rispetto alle proposte avanzate dalla Regione e si è impegnato a trovare anche per il 2016 una soluzione di transizione con un percorso di superamento del precariato.”