VIBO VALENTIA. La struttura è stata spesso al centro di polemiche e talvolta anche di decessi. Fatiscente, vecchia, inadeguata, tanto che dovrà essere rimpiazzata da una nuova e moderna. Nonostante questo, all’ospedale di Vibo Valentia si mangerà pesce fresco italiano doc. Il tutto grazie ad una sperimentazione proposta dalla società “Albert” che ha avviato il progetto anche in altri due presidi ospedalieri: quello di Massa e Vallo della Lucania, in Toscana e Puglia. Sperimentazione, sostenuta economicamente dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che si traduce, in base a quanto spiegano dalla stessa società, nell’erogazione di oltre 2000 pasti, 400 kg di filetti deliscati di spigole e orate di acquacoltura italiana, a filiera controllata e garantita in ogni fase. Il progetto si propone di introdurre pesce fresco italiano, sano, di buona qualità nutrizionale, di specie appetibili e rispondenti alle esigenze tecniche e organizzative specifiche della domanda della ristorazione collettiva sanitaria.