CATANZARO. “Il diritto deve servire a tutelare e questa tutela passa anche attraverso la governance. Noi purtroppo viviamo in un convivio di differenze mondiali che mettono in discussione i diritti fondamentali. Siamo governati da “paperoni” e questo ci deve fare molto pensare. In Europa per citare il nostro continente, non ci sono diritti condivisi”. È quanto ha detto l’arcivescovo di Catanzaro mons. Vincenzo Bertolone a margine del convegno “Diritti e dintorni: l’ultima frontiera dell’umanesimo?”, organizzato a Catanzaro dal Consiglio dell’ordine degli avvocati. I valori ed i diritti umani sono stati celebrati dalle parole del presule che ha sottolineato come “questi siano alla base della vita e debbano essere garantiti ad ogni uomo, mai violati. Non può essere l’economia – ha proseguito – a dettare le leggi dell’etica. La nostra costituzione è messa a dura prova dal governo e dall’Europa perché sono stati intaccati alcuni diritti umani”. Bertolone ha parlato anche di misericordia e redenzione: “Io sogno – ha spiegato l’arcivescovo – che molti ‘ndranghetisti, gente che è sulla cattiva strada, ma anche chi crede di seguire gli insegnamenti di Dio, abbraccino una vera conversione che si ripercuota sulla società. Ho grande fiducia che la grazia di Dio possa penetrare nel cuore di tutti. Basta pensare – ha concluso il presule – al ricco che dona al povero una busta di immondizia. Il povero gliela restituisce profumata e colma di fiori dicendo: “ognuno offre quel che ha”. Ecco cosa serve, tramutare il male in bene”.