“Dieci anni! Sembra ieri, eppure sono tanti da quando hai lasciato la ‘nostra casa’. ‘Ciao Presidente’, ti salutavano così i tuoi colleghi, tu eri per loro un padre-amico, con pregi e difetti! E’ più vuota la nostra casa, senza di te è anche più povera la categoria di noi giornalisti, sempre più esposta agli attacchi esterni ed indebolita dalle divisioni interne”. E’ il commosso ricordo che Fabio Nicolò, giornalista della sede calabrese della Rai, fa del padre Raffaele, nel decimo anniversario della morte.
“Tanti amici – aggiunge – ti ricordano, con tanti aneddoti, dai quali traspare nella sua interezza il tuo carattere esuberante e impulsivo, ma sempre sincero e generoso. Non sono mancati gli errori, per questo tuo carattere, ma mai hanno inficiato la grandezza del tuo contributo alla categoria! Nessuno deve dimenticare il tuo impegno profuso, combattendo contro tutti e tutto, per portare l’Ordine e il Sindacato in Calabria; la tua lotta immane a tenere alto il loro apporto per la crescita di questa nostra terra, definita da Leonida Repaci ‘grande e amara’. Una ‘pagina di storia’ che, mai scritta, anche i giovani colleghi dovrebbero conoscere, una linea di riferimento, per proseguire nel loro percorso con la schiena dritta, nonostante incomprensioni e lotte. Nella solitudine e nel silenzio, hai certamente rivisto e rivisitato momenti epocali del tuo agire, a favore di una categoria che, oggi, deve far fronte a continui cambiamenti”.
“Il poeta latino Ovidio – scrive ancora Fabio Nicolò – ha descritto la triste realtà di chi come te ha provato direttamente questa esperienza: ‘Donec eris felix, multos numerabis amicos; tempora si fuerint nubila solus eris‘ (nei tempi felici conterai molti amici, in quelli nebulosi ti troverai solo). Ti sia di conforto -conclude Fabio Nicolò- il ricordo dei tuoi cari e degli amici veri che rimpiangono i tempi felici e le belle pagine di storia, costruite e vissute insieme. Ciao Papà!”.
Un commosso ricordo, quello di Fabio Nicolò, al quale si associano tutti coloro che, giornalisti e non, hanno conosciuto ed apprezzato Raffaele Nicolò per la sua umanità. Una umanità che il suo carattere, solo apparentemente spigoloso, non è mai riuscito ad offuscare.